Spettacolo Keira Knightley su «Official Secrets» «Mi ha fatto riflettere sulle responsabilità dei governi»

Il film basato sui fatti segue la vera storia di un informatore britannico che divulgò informazioni su un'operazione spia della NSA.

Dopo aver letto la sceneggiatura di «Official Secrets», Keira Knightley riflettuto intensamente sui governi ritenuti responsabili delle loro bugie.

Il film basato sui fatti segue la vera storia della traduttrice Katharine Gun, che, per ottenere il sostegno alla controversa guerra in Iraq nel 2003, spiò i delegati delle Nazioni Unite ed espose un complotto del governo britannico.

Keira ha incontrato la Gun, che ora vive in Turchia con suo marito e sua figlia, solo poche volte prima di ritrarla sul grande schermo. Confessando che la lettura della sua storia l'ha spinta a fare ulteriori indagini sugli eventi nel 2003.

«In un certo senso una storia molto britannica. Ha quell'eroico senso del fallimento. Cosa hai intenzione di fare? Scrivi un finale in cui la guerra non è avvenuta? Alla fine non l'ha comunque fermata. Ha detto la verità, ma senza ottenere il risultato sperato», ha dichiarato Keira Knightley a The Guardian.

«Guarda dove siamo adesso. Le domande che abbiamo sul governo e sulla sua responsabilità risalgono a questo periodo storico. Perché i politici che mentono non sono tenuti a rispondere? La sceneggiatura mi ha fatto riflettere su questi quesiti».

L'attrice due volte nominata all'Oscar confessa inoltre che, prima di essere scritturata per la parte, non era a conoscenza degli sforzi della Gun: considerati una violazione della Legge sui segreti ufficiali.

«All’epoca avevo circa 18 anni», ricorda Keira. «Pensavo di essere politicamente impegnata. Ricordo bene il periodo precedente a quel conflitto, ma non ricordavo affatto questa situazione».