Spettacolo Kevin Spacey non verrà perseguito per abusi sul massaggiatore morto

L’attore ha evitato il processo per aggressione sessuale ai danni di un terapista che è deceduto prima di poter testimoniare.

Le autorità di Los Angeles si rifiutano di perseguire Kevin Spacey, accusato di aggressione sessuale da un massaggiatore non identificato, che purtroppo è morto prima di arrivare al banco dei testimoni.

L’attore si è trovato sotto inchiesta penale lo scorso anno dopo che il massaggiatore ha intentato causa, accusandolo di cattiva condotta sessuale nel corso di un trattamento avvenuto in una residenza privata a Malibu, in California, nel 2016.

Secondo quanto raccontato dal terapista, Kevin ha cercato di baciarlo e lo ha costretto ad afferrargli i genitali durante la sessione di massaggio.

All’epoca era stata avviata un'indagine di polizia, ma in seguito al decesso prematuro della presunta vittima, i rappresentanti dell'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Los Angeles hanno respinto il caso, perché sarà impossibile provare le affermazioni senza il testimone chiave.

Secondo quanto riferito da TMZ, la presunta vittima è morta per cause naturali.

Tuttavia la causa civile contro Spacey rimane attiva e potrebbe finire in tribunale se gli eredi lo volessero.

La notizia emerge tre mesi dopo che le accuse di cattiva condotta sessuale nei confronti dell'attore sono state ritirate da un procuratore del Massachusetts, in seguito al rifiuto di testimoniare della vittima in un'udienza preliminare.

Nonostante le due battute di arresto, i guai legali di Spacey non sono finiti: l’attore deve ancora affrontare sei accuse di violenza sessuale nel Regno Unito, relative a presunti incidenti tra il 1996 e il 2013.