Spettacolo Kim Kardashian: «Mio l’ovulo, di Kanye lo sperma»

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19.1.2018 - 09:37

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«La bambina è biologicamente figlia mia e di Kanye», la socialite chiarisce i dubbi sul modo in cui è stata concepita la sua terzogenita.

Kim Kardashian risolve il mistero attorno al modo in cui è stata concepita la sua bambina.

Finora si era parlato di «madre surrogata», ma la socialite ha chiarito come in realtà si sia trattato di una «gestazione per altri» e che la piccola possieda l’intero patrimonio genetico suo e del marito Kanye West.

Durante l’attesa dei figli North e Saint, Kim ha subìto alcune complicazioni, che, qualora avesse deciso di portare avanti una gravidanza tradizionale, avrebbero esposto a dei rischi la sua vita e quella del bebè.

«La preeclampsia e la placenta accreta sono delle condizioni ad alto rischio - ha scritto la 37enne sul suo blog -. Quando ho deciso che volevo avere il terzo bambino, i dottori mi hanno detto che sarebbe stato troppo rischioso per la mia salute e per quella del bebè».

«Dopo aver valutato molte opzioni, io e Kanye abbiamo deciso di utilizzare il metodo della gestazione per altri. Anche se in passato ho utilizzato il termine “surrogato”, una gestazione per altri è una tecnica per cui una donna porta in grembo un bambino che non ha il suo patrimonio genetico».

«Una madre surrogata tradizionale dona i suoi ovuli, che poi vengono inseminati artificialmente con lo sperma del padre e impiantati. Considerando che è stato impiantato un mio ovocita fecondato nella donna che ha portato avanti la gestazione, la bambina è biologicamente mia e di Kanye».

Affidarsi a una terza persona - che la Kardashian precisa non sia stata la sorella minore Kylie Jenner -, è stata una scelta non facile: «La gente pensa sia meglio perché non devi subire cambiamenti fisici, dolori e possibili complicazioni durante il parto, ma per me è stato difficilissimo non portare in grembo la mia bambina, specialmente dopo aver avuto nella pancia North e Saint».

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