Spettacolo Kim Kardashian: «Stop alla pena di morte»

CoverMedia

13.3.2019 - 13:12

La socialite si schiera al fianco del governatore dello stato americano, Gavin Newsom.

Nuovo impegno civile per Kim Kardashian.


La socialite ha lanciato una nuova campagna per abolire la pena di morte in California, sostenendo la posizione del governatore dello stato americano, Gavin Newsom.

La star - che è stata determinante nella recente scarcerazione di una donna, ingiustamente condannata all’ergastolo per un reato di droga minore -, ha dichiarato in un tweet: «Nell’ultimo anno, ho studiato a fondo il sistema di giustizia penale. Ho visitato varie carceri, ho incontrato ex detenuti e ho aiutato alcuni di loro, vittime di casi di ingiustizia individuale, incluse due persone condannate alla pena di morte».

«Ho incontrato il Governatore Newsom e sostengo la sua decisione di provare a porre fine alla Pena di Morte in California. I pregiudizi razziali e le ingiustizie sono molto profonde in tutto il sistema giudiziario, ma soprattutto quando si tratta della pena di morte. E non dovremmo sentirci bene, sapendo che esiste il rischio che una persona innocente possa essere giustiziata. Spero che potremmo rivolgerci a soluzioni migliori che si concentrino maggiormente sulla guarigione delle vittime del trauma, dando priorità a sistemi di equità e giustizia».

Oggi, 13 marzo, Newsom firmerà una moratoria per l’abolizione della pena di morte, con la quale verrà sospesa ogni esecuzione programmata, almeno fino a quando lui sarà a capo dello stato.

«Il nostro sistema di pena di morte è stato - sotto ogni forma - un fallimento. Non è stato un beneficio per la sicurezza pubblica e non è stato nemmeno un deterrente. Ha solamente contribuito a sperperare miliardi di dollari dei contribuenti. Ma soprattutto, la pena di morte è un errore umano assoluto, irreversibile e irreparabile».

737 detenuti si trovano attualmente nel braccio della morte.

Soltanto il voto può ribaltare la decisione del governatore. Tre anni fa, gli elettori californiani hanno stabilito il proseguimento della pena di morte.

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