Spettacolo Kobe Bryant: la vedova fa causa ai proprietari dell’elicottero

Vanessa Bryant vuole giustizia per la figlia e il marito morti e chiede un lauto risarcimento per danni emotivi.

La vedova di Kobe Bryant sta facendo causa ai proprietari dell'elicottero coinvolto nell'incidente che ha ucciso il celebre cestista americano e la giovane figlia Gianna.

Nel terribile schianto avvenuto in California il 26 gennaio sono rimaste uccise altre sette persone.

Nella causa per ingiusta morte, ottenuta da TMZ, Vanessa sostiene che le condizioni meteorologiche nebbiose nel giorno della tragedia non favorivano il volo e che l'elicottero Island Express sarebbe dovuto restare a terra.

Afferma inoltre che il defunto pilota Ara George Zobayan stava volando a 180 miglia all’ora (circa 290 km/ora) nella nebbia fitta in un ripido declino, prima che l'elicottero si schiantasse a Calabasas, in California, dopo aver fallito nel monitorare e valutare correttamente le tempistiche post decollo.

Vanessa afferma inoltre che Zobayan è stato disciplinato nel 2015 per aver volato in uno spazio aereo a visibilità ridotta.

Vanessa chiede danni per il terrore "pre-impatto" e per il trauma emotivo che Kobe e Gigi hanno subito prima dello schianto, così come un risarcimento per la perdita dell'amore, del diritto al sostegno, della compagnia, del conforto e del sostegno morale oltre alle aspettative di supporto e consulenza futuri.

La causa cerca anche di ottenere un risarcimento per la perdita di sostegno finanziario e per le spese di sepoltura.

La denuncia è stata presentata poche ore prima che i membri della famiglia di Vanessa e Kobe si unissero ad amici e fan nel memoriale allo Staples Center di Los Angeles, dove la leggenda dello sport giocava a basket per i Lakers.

CoverMedia