Spettacolo Kylie Jenner criticata: pochi neri nella sua compagnia di beauty

CoverMedia

11.6.2020 - 09:32

Kylie Jenner attends the NBC Universal's 74th Annual Golden Globes After Party at Beverly Hilton Hotel on January 8, 2017 in Beverly Hills, California. | Verwendung weltweit/picture alliance

Where: Beverly Hills, Kalifornien, United States
When: 08 Jan 2017
Credit: Dave Starbuck/Geisler-Fotopress/picture-alliance/Cover Images
Kylie Jenner attends the NBC Universal's 74th Annual Golden Globes After Party at Beverly Hilton Hotel on January 8, 2017 in Beverly Hills, California. | Verwendung weltweit/picture alliance Where: Beverly Hills, Kalifornien, United States When: 08 Jan 2017 Credit: Dave Starbuck/Geisler-Fotopress/picture-alliance/Cover Images
Source: Dave Starbuck/Geisler-Fotopress/

Solo il 13% del totale degli impiegati della società della starlette è afroamericano: sui social piovono critiche.

Kylie Jenner viene investita dal polverone sollevato dal movimento Black Lives Matter.

La giovane imprenditrice è finita nell’occhio del ciclone dopo aver diffuso la percentuale di dipendenti di colore (e non) che lavorano presso la sua compagnia di beauty, Kylie Cosmetics.

Gli impiegati della società della 22enne, recentemente incoronata come la star più ricca dell’anno, sono così suddivisi: 13% neri, 47% tra neri, indigeni e persone di colore, 53% di bianchi e 100% di persone che si identificano con il sesso femminile.

«Siamo orgogliosi della diversità della nostra compagnia… Il nostro team è in crescita e siamo focalizzati nel garantire una certa diversità sul luogo di lavoro e sull’assunzione di impiegati di colore», ha scritto la starlette.

Dopo il post, Kylie è stata attaccata su Instagram per la bassa percentuale di afro-americani presenti nella sua azienda.

«13 percento?», ha esclamato un follower. «Assumine di più. 13% non è abbastanza affinché anche gli afro-amercani possano stabilire i trend e gli standard di bellezza».

«Solo il 13 percento di neri? Ca***. Anche il fatto che ci siano soltanto persone che si identificano come donne non è una cosa tanto progressista!», ha aggiunto un fan. «E che dire delle persone non-binarie e trans?».

Altri hanno messo in risalto la poca presenza di modelle e modelli di colore nei post Instagram del brand. Kylie e le sue sorelle sono state inoltre attaccate per “appropriazione culturale” avendo spesso adottato acconciature e stili tipici delle donne di colore, come le freccine.

Sharon Chuter, CEO e fondatrice di UOMA Beauty, ha dichiarato a Forbes: «Basta chiacchiere. Parlare è facile. Non puoi cavartela con una scritta “Black Lives Matter” se non hai persone di colore che lavorano nel tuo ufficio!».

Tornare alla home page