L'amore al femminile secondo la Triet
Passa oggi Sibyl, tra identità, psichiatra e scrittura
CANNES, 24 MAG – L'amore al femminile con i suoi tempi lunghi, le sue decantazioni, i suoi ripensamenti e la maternità sono al centro di 'Sibyl' di Justine Triet in corsa in questa 72/ma edizione del Festival di Cannes che si chiude il 25 maggio. Protagonista Sibyl (Virginie Efira), psicoterapeuta in crisi, che decide a un certo punto della sua vita, di tornare alla sua prima passione: la scrittura. Ma in realtà la donna ben presto scopre che idee non ne ha molte e così, inevitabilmente, attinge ai suoi pazienti. Sua principale fonte di ispirazione diventa una sua nuova cliente, Margot (Adèle Exarchopoulos), un'attrice che sta gestendo una crisi sentimentale ed esistenziale che la psicoterapeuta conosce bene perché anche da lei vissuta.
Margot, attrice emergente, problematica e fragile, si rivela per la scrittrice un vero tesoro creativo tanto che tutte le sue confessioni, illegalmente registrate, diventano inevitabilmente pagine del romanzo. E questo fino all'ossessione.
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