Spettacolo Liam Neeson con il figlio sul set di «Made in Italy»: il film ricorda la morte della moglie

CoverMedia

20.10.2020 - 09:33

Premiere of 'Mark Felt: The Man Who Brought Down The White House' during the 42nd Toronto International Film Festival at Ryerson Theatre in Toronto, Canada.

Featuring: Liam Neeson
Where: Toronto, Ontario, Canada
When: 11 Sep 2017
Credit: Jaime Espinoza/WENN.com

Featuring: Liam Neeson
Where: Toronto, Ontario, Canada
When: 11 Sep 2017
Credit: Jaime Espinoza/WENN.com
Premiere of 'Mark Felt: The Man Who Brought Down The White House' during the 42nd Toronto International Film Festival at Ryerson Theatre in Toronto, Canada. Featuring: Liam Neeson Where: Toronto, Ontario, Canada When: 11 Sep 2017 Credit: Jaime Espinoza/WENN.com Featuring: Liam Neeson Where: Toronto, Ontario, Canada When: 11 Sep 2017 Credit: Jaime Espinoza/WENN.com
Source: Jaime Espinoza/WENN.com

La pellicola, girata in Toscana, evoca esplicitamente la scomparsa di Natasha Richardson.

Liam Neeson e il figlio Micheál sono protagonisti di «Made in Italy».

Il film semi-autobiografico, diretto da James D’Arcy, ricorda la morte della moglie dell’attore premio Oscar, Natasha Richardson, scomparsa il 18 marzo 2009 a seguito di un incidente sciistico.

Nella pellicola, i due protagonisti interpretano un padre e un figlio che provano a ricucire il loro rapporto in una vecchia casa nelle campagne toscane, dopo la morte della donna che teneva unita la loro famiglia.

«È stato tutto molto professionale. Prima di iniziare le riprese ho spiegato a Micheál che James, il regista, avrebbe condotto il gioco, e io me ne sarei stato in disparte. Se lui poi aveva domande alla fine della giornata, sarei stato a sua disposizione. Insieme abbiamo costruito così un bel rapporto di lavoro», ha dichiarato a Io Donna.

«È stata un’esperienza molto personale - ha aggiunto Micheál -, e non solo per me: il regista aveva perso il padre in giovane età, e così parecchi membri della troupe. Come viene accennato nel film, è abbastanza comune volere evitare o addirittura negare il processo del lutto. Quando perdi una persona amata profondamente è doloroso a tal punto che a volte è più semplice cancellarla, non parlarne, proprio come fa il padre nel film. Io non ho idea di quale sia il modo giusto per vivere il lutto, sto ancora cercando di capirlo. Conservo tuttavia i miei ricordi come un tesoro prezioso. Tante piccole cose».

Tornare alla home page

CoverMedia