Spettacolo Lory Del Santo: «Mio figlio soffriva di anedonia»

CoverMedia

23.9.2018 - 13:11

Source: Covermedia

La showgirl parla della patologia cerebrale di cui era affetto il figlio Loren, morto suicida all’età di 19 anni.

È andata in onda in versione integrale, l’intervista shock concessa da Lory del Santo a Silvia Toffanin a Verissimo.

L’attrice, nel silenzio spettrale dello studio televisivo, ha rivelato che il figlio Loren si è suicidato un mese fa all’età di 19 anni, dopo una lunga battaglia con una patologia cerebrale denominata anedonia, descritta come una condizione che impedisce all’individuo di provare «piacere».

«Dopo che è successo il fatto, è stata fatta un'indagine, sono state trovate prove inequivocabili che aveva una malattia, l’anedonia, una patologia terrificante, congenita dalla nascita, ce l’hai sottopelle come nascosta, non è evidente, porta alla degenerazione delle cellule cerebrali, porta alla mancanza di desiderio e di provare piacere - ha dichiarato la Del Santo -. Non provano amore, dolore, accettano la realtà come si presenta. È inarrestabile e irreversibile. Io pensavo fosse un bravo bambino perché non faceva mai i capricci, non voleva niente di più di quello che aveva, era educato, e invece il suo comportamento è sempre stato dettato da questa malattia. Da dicembre dello scorso anno si era aggravato, aveva cominciato a sviluppare una doppia personalità, ma niente era visibile esternamente. Anche se l’avessimo scoperto, non ci sarebbero state cure disponibili».

Nonostante lo strazio, Lory - che nel 1991 ha perso tragicamente anche un altro figlio, Conor, avuto con Eric Clapton -, ha voglia di rialzarsi.

«Io devo riprendere ad uscire, a vedere le persone, non devo più stare segregata nel mio dolore, devo essere distratta dal loro giornaliero, senza perdere tempo ad odiare, ma ad amare. Devo tornare al mio lavoro, alla mia vita, non ho alternativa per sopravviere».

Da qui, dopo i dubbi iniziali, la scelta di partecipare al Grande Fratello Vip.

«Lo vedo come un luogo protetto - ha aggiunto riferendosi alla casa di Cinecittà -. Voglio entrare perché solo lì in questo momento mi sentirei protetta, le telecamere non mi fanno paura, ora la protezione è evitare che io venga in contatto con i messaggi, lo sguardo una persona per strada».

Curiosità da star

Tornare alla home page