Spettacolo Marco d'Amore premiato come Miglior regista esordiente

Ai Nastri d'argento l'attore e cineasta napoletano è stato riconosciuto per il suo debutto dietro la cinepresa con «L’immortale».

È stato un anno ricco di soddisfazioni per Marco d'Amore.

Dopo la sua chiacchierata uscita di scena in “Gomorra - La Serie”, l'attore e cineasta napoletano si è buttato dapprima nel teatro, rivelando infine il suo atteso progetto cinematografico dedicato proprio alla serie Sky. Scelta che gli è valsa il riconoscimento come Miglior regista esordiente ai Nastri d'Argento.

«Alle mie compagne e ai miei compagni di viaggio», scrive Marco d'Amore su Instagram. «A chi ha donato talento, esperienza e amore al progetto senza mai risparmiarsi. A chi ha compreso senza pregiudizi. Al pubblico che ha fatto esplodere le sale. Alle mie attrici e ai miei attori... MIEI La targa è arrivata nel luttuoso giorno della scomparsa di Ennio Morricone, a cui d'Amore dedica un pensiero profondo.«Sono cresciuto fischiando le sue musiche senza nemmeno sapere chi fosse», rivela l'attore a Leggo. «La potenza della sua arte era entrata nel mio cervello prima che fossi in grado di razionalizzare. Da piccolo infatti suonavo, e intonavo spesso i suoi temi: Deborah di C’era una volta in America o Nuovo Cinema Paradiso. Sono certo che il cielo abbia spalancato le sue porte a Ennio Morricone e che ora, lassù, stiano ascoltando la sua musica celestiale».

La targa è arrivata nel luttuoso giorno della scomparsa di Ennio Morricone, a cui d'Amore dedica un pensiero profondo.

«Sono cresciuto fischiando le sue musiche senza nemmeno sapere chi fosse», rivela l'attore a Leggo. «La potenza della sua arte era entrata nel mio cervello prima che fossi in grado di razionalizzare. Da piccolo infatti suonavo, e intonavo spesso i suoi temi: Deborah di C’era una volta in America o Nuovo Cinema Paradiso. Sono certo che il cielo abbia spalancato le sue porte a Ennio Morricone e che ora, lassù, stiano ascoltando la sua musica celestiale».