Martone, in Capri-Revolution c'è l'oggi
Nel futuro del regista 'Qui rido io' su Scarpetta
ROMA, 11 DIC - Non solo un viaggio in un pezzo di storia nella Capri del 1914, ma anche "un film sul passato che racconta anche molto il presente". Così Mario Martone parla di 'Capri-Revolution', già in concorso al Festival di Venezia 2018 e ora in sala dal 20 dicembre con 01 in 150 copie.
"Il fatto è - spiega - che il presente oggi è appiattito su conflitti, schematismi rigidi, muri, a cui però manca profondità, una cosa che il passato può invece ricreare".
In Capri-Revolution il regista - che tornerà sul set nel 2019 con 'Qui rido io' su Eduardo Scarpetta - rilegge nuovamente la storia e ci porta a Capri nel 1914, a ridosso della I guerra mondiale. Qui una comune di giovani nordeuropei trova il luogo ideale per la propria ricerca esistenziale e artistica. Il film narra l'incontro tra Lucia, semplice capraia (Marianna Fontana), la raffinata comune proto-hippie guidata da Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e il giovane medico del paese (Antonio Folletto). Tre realtà che cambieranno entrando in contatto tra loro.
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