Spettacolo Mary J. Blige: «Avrei potuto morire come Whitney Houston»

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13.1.2018 - 13:12

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La cantante molestata e abusata sessualmente da quando era bambina fino in età adulta, vinto la dipendenza da alcol e stupefacenti.

Mary J. Blige si è sentita sfuggire la vita dalle mani come Whitney Houston.

Le due cantanti dalla carriera strepitosa, hanno infatti in comune la dipendenza da alcol e sostante stupefacenti: cattiva abitudine che l’autrice di «No more drama» ha risolto diversi anni fa, mentre Whitney è morta di overdose nel 2012.

«Le persone ti lasciano fare quello che vuoi, perché vogliono essere pagate», ha dichiarato Mary J. Blige a The Hollywood Reporter.

«È più facile avere a che fare con te se sei ubriaca, non sai cosa sta succedendo e vuoi solo far festa. Chi ti circonda spesso ti scava solo la fossa. Se tu per prima non trovi la forza di uscirne, non sopravvivrai».

I problemi della Blige sono iniziati quando era un'adolescente che cercava di sfuggire alla sua infanzia difficile.

«Era un periodo in cui stavo volevo affogare il passato. Sono stata molestata e abusata sessualmente... da quando ero bambina fino all'età adulta: questi sono i motivi che mi hanno portato a bere e drogarmi. Ad un certo punto volevo solo dimenticare l'episodio delle 5, poi volevo dimenticare quello che era successo alle 9 e poi volevo dimenticare quello che era successo alle 16; per concludere volevo dimenticare tutto».

Nonostante il cupo passato, la 47enne ha recentemente ha pubblicato il suo tredicesimo album in studio, «Strength of a Woman» e ha ricevuto riconoscimenti e nomination per il suo ruolo nel nuovo film di Dee Rees Mudbound.

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