Spettacolo Matt Damon: «Avatar? Ho rinunciato a 250 milioni di dollari»

CoverMedia

2.10.2019 - 13:12

Premiere of 'Suburbicon' at Regency Village Theater in the Westwood neighbourhood of Los Angeles, California.

Featuring: Matt Damon
Where: Los Angeles, California, United States
When: 22 Oct 2017
Credit: Nicky Nelson/WENN.com
Premiere of 'Suburbicon' at Regency Village Theater in the Westwood neighbourhood of Los Angeles, California. Featuring: Matt Damon Where: Los Angeles, California, United States When: 22 Oct 2017 Credit: Nicky Nelson/WENN.com
Source: Nicky Nelson/WENN.com

L’attore rimpiange tutt’oggi la scelta di rifiutare l’offerta del regista James Cameron per il film, che nel 2010 sbancò ai box office di tutto il mondo.

Nel 2009 Matt Damon era stato scelto dal regista James Cameron per il ruolo da protagonista in «Avatar», uno dei film con maggiori incassi della storia del cinema.

Dopo un’attenta valutazione, l’attore premio Oscar decise di rifiutare la parte, perdendo un profitto da 250 milioni di dollari (229 milioni di euro).

«Jim Cameron mi aveva offerto un ruolo in “Avatar” - ha dichiarato Damon a GQ -. Quando mi ha offerto la parte, ricordo mi disse: “Ascolta, non ho bisogno di nessuno. Non ho bisogno di un grande nome per questo film, di un attore rinomato. Se non accetterai questo ruolo, troverò un attore sconosciuto e lo darò a lui. Ma se accetti la parte, avrai il 10% sui profitti"».

«Ho raccontato questa storia al mio amico John Krasinski mentre stavamo scrivendo “Promised Land”, e lui mi ha detto: “Se avessi accettato quel film, non sarebbe cambiato niente nella tua vita. Niente nella tua vita sarebbe stato differente”».

«Penso che nessun attore abbia rifiutato così tanti soldi», dibatte la star.

Accettare «Avatar» significava non rispettare gli accordi per le riprese dei successivi capitolo di «The Bourne Identity», venendo meno ai patti già stabiliti.

«Avrebbe causato dei problemi a Paul Greengrass e a tutti i miei amici di “The Bourne Ultimatum”, quindi non potevo farlo. Cameron mi disse: “Bene, lo sai, in fondo ho fatto solamente sei film”. Non mi ero reso conto. Lui lavora con poca frequenza, ma i suoi film… tutti ce li ricordiamo. Ho rinunciato alla possibilità di lavorare con lui, probabilmente. Questo mi dispiace e ancora oggi me ne rammarico. Ma i miei figli hanno ancora da mangiare e io sto bene così».

Il ruolo in «Avatar» poi fu assegnato all’attore australiano Sam Worthington.

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