Titoli offensivi Millie Bobby Brown critica i media: «Questo non è giornalismo, ma è bullismo»

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5.3.2025 - 14:47

L'attrice Millie Bobby Brown, 21 anni, ai Brit Awards 2025 a Londra il 1° marzo.
L'attrice Millie Bobby Brown, 21 anni, ai Brit Awards 2025 a Londra il 1° marzo.
KEYSTONE

Millie Bobby Brown si è scagliata contro i giornalisti che di recente hanno criticato il suo aspetto fisico, definendo alcuni titoli come bullismo. L'attrice ha sottolineato, in un video condiviso sui social media, l'importanza di permettere alle giovani donne di crescere senza giudizi.

Alessia Moneghini

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Millie Bobby Brown è alle prese con la promozione del suo ultimo film «The Electric State», e sul red carpet ha mostrato un look più maturo.
  • Il «nuovo» aspetto non è andato a genio ad alcuni giornalisti, che tramite degli articoli dal titolo offensivo, hanno criticato la giovane attrice.
  • La star di «Stranger Things» si è sfogata dunque con un video su Instagram: «Questo non è giornalismo. Questo è bullismo», ha detto.
  • Brown ha sottolineato le difficoltà di crescere nell'industria cinematografica, e ha espresso delusione di come i media non riescano ad accettare che non sia più una ragazzina.
  • «Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta», ha affermato.

Millie Bobby Brown, nota per il suo ruolo nella serie di successo Netflix «Stranger Things», ha di recente espresso il suo disappunto verso i media in un video su Instagram.

L'attrice, che ha da poco compiuto 21 anni, ha parlato a nome delle giovani star che vivono sotto i riflettori e affrontano le difficoltà di crescere in un ambiente pubblico e spesso critico.

Come riportato da diversi media, tra i quali «RaiNews», a scatenare il suo sfogo sono stati alcuni dei titoli di giornale, citati da Millie, particolarmente offensivi nei confronti del suo «nuovo» aspetto, suggerendo che sembri più grande della sua età.

Ad esempio sul «Daily Mail», Lydia Hawken scrive «Perché la Gen Z come Millie Brown invecchia così male?», oppure Cassie Carpenter apre con «Millie Bobby Brown scambiata per la mamma di qualcuno...».

«Questo non è giornalismo. Questo è bullismo»

La giovane star ha quindi sottolineato come la sua crescita sia stata osservata dal mondo intero, ma che molti sembrano incapaci di accettare il suo passaggio dall'infanzia all'età adulta.

In particolare ha criticato, per l'appunto, i titoli di giornale concentrarti sul suo aspetto: «Questo non è giornalismo. Questo è bullismo», ha scritto.

«Il fatto che degli scrittori adulti passino il loro tempo a sezionare il mio viso, il mio corpo, le mie scelte, è inquietante», ha dichiarato, aggiungendo che è ancora più deludente quando tali articoli sono scritti da donne.

«Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta»

L'interprete di «Undici» ha evidenziato l'ipocrisia di chi parla di emancipazione femminile, ma poi giudica le giovani donne per ottenere click.

Al momento l'attrice è impegnata nella promozione del suo film «The Electric State», e ha mostrato un look più maturo, lontano dall'immagine della ragazzina di «Stranger Things», affermando: «Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta».

Millie Bobby Brown alla première di «The Electric State» il 24 febbraio a Los Angeles.
Millie Bobby Brown alla première di «The Electric State» il 24 febbraio a Los Angeles.
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Brown ha esortato a fare meglio come società, non solo per lei, ma per tutte le giovani donne che meritano di crescere senza paura di essere giudicate.

E ha concluso chiedendo perché sia più facile criticare che fare un complimento, invitando a riflettere su cosa renda le persone così a disagio nel vedere una ragazza diventare donna.

Millie Bobby Brown in una foto del 2017.
Millie Bobby Brown in una foto del 2017.
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La redattrice ha scritto questo articolo con l'aiuto dell'IA.