Spettacolo Monda, bilancio Festa di Roma? Molto positivo

ANSA

24.10.2020 - 16:54

Source: ANSA

Delli Colli, arrivati in fondo in sicurezza

ROMA, 24 OTT – Un «bilancio molto positivo. Ci sono stati moltissimi momenti entusiasmanti, e ne sono orgoglioso, perché siamo partiti in un momento molto difficile per il Paese. Abbiamo presentato un progetto di alta qualità che ci è stato riconosciuto unanimemente». E' quello che il direttore artistico Antonio Monda traccia della 15/a edizione della Festa del cinema di Roma, nella conferenza di chiusura. Un anno a se', nel quale non si possono realmente valutare i numeri, perché con le regole anti-covid (dei 3 milioni di budget, uno in meno rispetto al 2019, 150 mila euro sono andati sui costi per le misure precauzionali) si sono ridotti drasticamente i posti disponibili nelle sale: «In proporzione, in una sala da 100 posti, ne erano disponibili 50 e c'è stata un'affluenza dell'85%» dice Francesca Via, direttore generale della Fondazione Cinema per Roma.

«Siamo contenti di essere arrivati in fondo in sicurezza e con molta pazienza da parte di tutti» spiega Laura Delli Colli presidente della Fondazione Cinema per Roma -. Ci hanno aiutato ad andare avanti in momenti non facili». Qualche numero comunque arriva: sono stati 260 i talent arrivati a Roma (da Steve McQueen a Thomas Vinterberg); 17 i film di registe nel programma («scelte per la loro qualità» dice Monda); 12 mila i download dell'app della Festa per prenotarsi e si è rivelata un successo la piattaforma per vedere online parte dei titoli. Molto seguiti gli incontri ravvicinati, da John Waters (in presenza), tutto esaurito a Damien Chazelle, nonostante fosse in streaming.

Monda è a fine mandato del suo secondo triennio e un rinnovo, «lo prendo in considerazione». In ogni modo, tra le lezioni apprese durante quest'edizione, continuare sulla strada delle prenotazioni online e superare il tabù di qualche iniziativa organizzata in streaming, anche se «il cinema è nelle sale, lo schermo deve essere luminoso e più grande di spettatori… – conclude Monda -. sennò non è cinema». (ANSA).

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