È successo dopo Sanremo 2020Morgan assolto: non c'è stata nessuna diffamazione nei confronti di Bugo
Covermedia
3.7.2024 - 13:01
La sentenza, emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Imperia, Marta Bossi, conclude la disputa iniziata dopo il Festival di Sanremo 2020.
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03.07.2024, 13:01
03.07.2024, 13:57
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Marco Castoldi, conosciuto come Morgan, è stato assolto dall'accusa di diffamazione nei confronti di Cristian Bugatti, in arte Bugo.
La sentenza, emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Imperia, Marta Bossi, conclude la disputa iniziata dopo il Festival di Sanremo 2020. Durante quella manifestazione, Morgan e Bugo si esibirono con la canzone «Sincero» ma furono squalificati quando Morgan modificò il testo durante la quarta serata. «La verità trionfa sempre», ha dichiarato Morgan dopo la sentenza.
Bugo aveva denunciato Morgan per alcune affermazioni che riteneva diffamatorie. Il pubblico ministero di Imperia aveva richiesto una condanna di un anno e sei mesi, mentre l'avvocato di parte civile, Donatella Cerasi, aveva chiesto un risarcimento di 55mila euro e la pubblicazione della sentenza sui giornali, affermando che Bugatti aveva subito un danno personale con enorme risonanza negativa.
«Dilettante figlio di p..., uno che non ce la farà mai»
Tra le prove dell'accusa c'erano alcune interviste di Morgan, in cui Bugo veniva definito con termini offensivi come «dilettante figlio di p..., mentecatto plagiato, uno che non ce la farà mai». Tuttavia, la difesa di Morgan, guidata dall'avvocato Rossella Gallo, ha sostenuto che non vi era alcun reato di diffamazione, ma solo critiche nell'ambito artistico-musicale.
«Siamo felici», ha commentato l'avvocato Gallo. «Abbiamo sempre dimostrato che il reato di diffamazione non sussisteva e siamo soddisfatti dell'ottimo risultato. Auspicavamo una riappacificazione fin dall'inizio, sapendo che i video integrali delle interviste incriminate avrebbero mostrato margine per l'assoluzione. Castoldi aveva dichiarato la sua volontà di riappacificarsi, ma non si riteneva colpevole di diffamazione, come Bugatti voleva far credere».
Morgan ha concluso: «Oggi è la mia vittoria della serietà»
La difesa ha argomentato che si trattava di un «processo di suggestione per confondere il pubblico. Abbiamo dimostrato che Bugatti non ha subito alcun danno, ma anzi ne ha beneficiato, come dimostrato dal monologo a Le Iene e da numerose altre interviste».
Morgan ha concluso: «Oggi non è la mia vittoria, ma quella dell'impegno e della serietà. Gli avvocati hanno lavorato con dedizione e la fiducia nella verità ha trionfato. Come insegna Cioran, la verità alla fine trionfa sempre».