Spettacolo Morgan: rinvio a giudizio per stalking e diffamazione

Covermedia

25.3.2021 - 13:09

Morgan
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Secondo la Procura di Monza il cantante avrebbe tenuto un comportamento molesto e minacciato Angelica Schiatti di diffondere un suo video personale.

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Morgan è di nuovo nei guai con la legge.

In queste ore, la Procura di Monza ha chiesto il rinvio a giudizio del cantante per stalking e diffamazione, nei confronti di Angelica Schiatti.

I fatti risalgono al periodo tra aprile e dicembre 2020 ed erano stati anticipati da Morgan, nato Marco Castoldi, già a giugno scorso: in un’intervista rilasciata a Oggi.

«Se tento di raggiungerla mi accusano di stalking. L’hanno portata ad avere paura di me», aveva dichiarato Morgan al settimanale, aggiungendo che a causa del break-up è ripiombato nella sua dipendenza da droghe: «Mi ha lasciato e io sono ricaduto».

Il punto di vista del musicista cozza tuttavia con quello della Schiatti e degli inquirenti, secondo cui Morgan avrebbe avuto un comportamento molesto verso la 32enne, chiamandola in continuazione, mandando ripetuti messaggi e cercando di raggiungerla.

Secondo il sostituto procuratore Carlo Cinque, al termine delle indagini condotte dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura brianzola, diretta da Francesco Garcea, su denuncia della donna, il cantante avrebbe addirittura minacciato di diffondere un video personale e l’avrebbe diffamata con insinuazioni volgari sulla chat di un gruppo WhatsApp.

Angelica è assistita dall’avvocato Renata D’Amico e al momento rimane in silenzio. A parlare sono invece i legali di Morgan, Rossella Gallo e Leonardo Cammarata, che contestano tutte le accuse: «Si tratta di due persone legate da un rapporto di conoscenza decennale, e da un forte legame affettivo, durante il quale si frequentavano alla luce del sole – spiegano gli avvocati -. Il nostro assistito ha solo scritto dei messaggi, spesso indiretti. Nei suoi confronti non è stato adottato alcun provvedimento, perché non ci sono profili di pericolosità, valuteremo la strategia difensiva in vista dell’udienza di maggio».