Con i Bad Seeds conquista Padova e Milano, domani a Roma
MILANO, 7 NOV - Quello di Nick Cave non è un concerto, ma una sorta di rito sciamanico liberatorio: per il pubblico e per sé. E' quel mettersi completamente a disposizione della sua musica e di ciò che i fedeli Bad Seeds orchestrano senza pause che fa del cantante australiano un artista unico, che dai toni più cupi del rock, del blues e della ricerca dei suoni estrae una miscela di poco distillate ma fortissime.
Il tour italiano si è aperto sabato a Padova, ieri sera ha stregato il Forum di Milano esaurito per concludersi domani a Roma. Chi temeva che la dimensione dei palazzetti potesse togliere forza a uno dei maggiori musicisti contemporanei si è ricreduto subito: l'impatto sonoro è potente e quasi subliminale, sembra venire dal profondo della terra e va direttamente sotto pelle. Camicia aperta e capello tinto nero, con il fido Warren Ellis accanto, Cave andrà a metà novembre anche in Israele, nonostante gli appelli di alcuni colleghi militanti. La polemica ovviamente gli interessa zero, resta solo la musica.
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