«Non sono la prima» Nick Carter denunciato per violenza sessuale

Covermedia

12.4.2023 - 13:00

Nick Carter
Nick Carter

La cantante Melissa Schuman sostiene di essere stata abusata sessualmente dalla star dei Backstreet Boys nel 2003.

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Nick Carter è stato citato in giudizio per violenza sessuale e percosse dalla cantante Melissa Schuman.

Nella denuncia, la cantante di «Dream» ha rivelato di essere stata forzata a un rapporto orale dalla star dei Backstreet Boys, con cui perse la verginità nel 2003 a seguito di uno stupro. Schuman aveva già parlato della violenza subita in un blog nel 2017.

«Ho dovuto affrontare una serie di cattiverie per il semplice fatto di essermi difesa. Non sono la prima, e la mia intenzione è quella di essere l’ultima», ha detto a proposito della deposizione, in un comunicato al New York Post.

«È giunta l’ora che le figure di potere nel mondo della musica recepiscano il messaggio e non proteggano più i predatori sessuali. Sto lottando per rendere il mondo della musica un luogo più sicuro in cui lavorare ed esibirsi».

La controdenuncia del cantante

Nel 2018, i giudici di Los Angeles avevano archiviato il caso poiché passato in prescrizione. Tuttavia una recente legge californiana ha esteso il periodo in cui le vittime di reati a sfondo sessuale possono denunciare le violenze subite.

Il 43enne dovrà difendersi anche da un’altra donna, Shannon Ruth, che lo ha denunciato per abusi sessuali lo scorso dicembre. Shannon ha rivelato di essere stata stuprata da Carter nel 2001, dopo un concerto a Washington.

Nick ha intanto presentato una controdenuncia sia nei confronti di Shuman che di Ruth in Nevada, a febbraio, dichiarando di essere vittima «da cinque anni di una cospirazione», orchestrata dalle due donne per «offenderlo, diffamarlo ed estorcergli del denaro».

«Melissa Schuman racconta questa favola da tanti anni, ma le sue accuse sono false sin da quando le ha pronunciate nel 2017, e tutt’oggi lo sono», legge la nota. «Questa trovata pubblicitaria non scuoterà Nick dalla sua determinazione a chiedere il conto alla signora Schuman e ai suoi cospiratori per l’incommensurabile dolore e sofferenza che la loro condotta estorsiva ha causato».