L'ennesimo attacco Nina Moric a Fabrizio Corona: «Vivi la tua vita, ma non rovinare più la nostra»

Covermedia

24.6.2021 - 13:10

Fabrizio Corona
Fabrizio Corona

L'ultimo post della modella croata all'ex marito rivela un fatto inedito: «Mi hai chiesto e ti ho dato molti soldi per lasciarmi l’affido esclusivo di Carlos».

Nina Moric ha lanciato l'ennesimo attacco a Fabrizio Corona. Ma questa volta, la modella croata ha rivelato nel suo lungo post social alcuni aspetti legali e famigliari mai resi noti prima d'ora.

Fatti che rimettono in prospettiva il rapporto tra Fabrizio e suo figlio Carlos.

«Caro Fabrizio, ho sperato fino all’ultimo che, almeno di fronte ad una disgrazia, potessi essere un uomo, un padre, una persona morale. Invece non ti smentisci mai, pensi soltanto ai soldi. Hai fatto scattare foto di nascosto per poi venderle, fingendo ancora una volta un riavvicinamento mai sentito da parte tua. E non dirmi che vuoi bene a Carlos. Sì, ho scritto Carlos perché chiamarlo tuo figlio sarebbe una blasfemia», scrive Nina Moric nel suo messaggio aperto sul web.

«Mi hai tolto tutto. Mio figlio perché ti serviva come free pass per uscire dal carcere, la salute, perché entrambi paghiamo quotidianamente le conseguenze delle tue azioni. Mi hai rubato denaro, per non tacere che non ci hai mai sostenuto materialmente oltre che moralmente. Ma evidentemente non ti è bastato, vuoi sempre di più. Ti voglio ricordare che mi hai chiesto e ti ho dato molti soldi per lasciarmi l’affido esclusivo di Carlos, che per te ha sempre avuto un prezzo, come tutto ciò che ti circonda».

Le parole dell'ex moglie di Corona sono affilate come lame.

«Sei un nulla e rimarrai tale per l’eternità, ma ricordati che tutto questo lo hai voluto solo tu».

Infine la showgirl ha lanciato un monito all’ex compagno.

«Vivi la tua vita ma non rovinare più la nostra. Ti prego, almeno questo. Noi non siamo la tua famiglia perché la tua presenza è una luce fredda in cui ogni cosa perde colore, e lo perde per sempre. Buona vita, Fabrizio. Abbi cura di te».