Un tuffo nel passato Flavio Briatore parla della vecchia Formula 1: «C'era rivalità, ma più rispetto»

Covermedia

19.8.2024 - 11:00

Flavio Briatore
Flavio Briatore

L'ex manager di Benetton e Renault confronta le dinamiche interpersonali del passato con l'ambiente più formale e teso della Formula 1 moderna, condividendo il suo approccio alla gestione dei team.

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Flavio Briatore, una delle figure più carismatiche e influenti della Formula 1 negli anni Novanta, ha condiviso una riflessione nostalgica su quell'epoca dorata del motorsport.

In un'intervista a FormulaPassion.it, Briatore ha offerto uno spaccato dei rapporti interpersonali che caratterizzavano i team principal di allora, sottolineando come le dinamiche fossero profondamente diverse rispetto a quelle odierne.

«Negli anni Novanta, i rapporti tra i team principali erano molto più umani», ha affermato Briatore, rievocando un tempo in cui la competizione in pista era accompagnata da un forte senso di rispetto reciproco. «C'era rivalità, certo, ma anche un grande rispetto. Si poteva discutere, litigare anche, ma alla fine ci si stringeva la mano e si andava avanti».

L'ex manager di Benetton e Renault ha poi messo in luce come la Formula 1 moderna sia caratterizzata da un clima molto più formale e teso, segnato da una maggiore pressione. «Oggi tutto è molto più teso, la pressione è altissima e i rapporti sono diventati più formali. È tutto più freddo, meno personale», ha osservato Briatore, rimarcando la differenza con l'ambiente in cui operava nei suoi anni di massimo splendore.

Diverso stile di gestione

Durante l'intervista, Briatore ha anche riflettuto sul suo stile di gestione, che mirava a creare un team coeso e motivato. «Ho sempre cercato di costruire un team unito, dove tutti si sentissero parte di un progetto comune. Questo ha fatto la differenza, soprattutto nei momenti difficili», ha spiegato evidenziando l'importanza di un ambiente di lavoro positivo per il successo del team.

Concludendo, Briatore ha espresso ammirazione per gli attuali team principal, riconoscendo le sfide che affrontano quotidianamente. «Gestire un team di Formula 1 oggi è un lavoro durissimo. Ammiro chi riesce a farlo con successo, ma non posso fare a meno di pensare che i tempi in cui lavoravamo noi fossero molto più umani».