Ha una malattia incurabile Oliviero Toscani: «Non so quanto mi resta da vivere, sto pensando anche all'eutanasia»

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28.8.2024 - 13:00

Oliviero Toscani
Oliviero Toscani

Il celebre fotografo ha condiviso riflessioni sulla vita e sulla morte, parlando con franchezza del suo stato di salute e del suo desiderio di essere ricordato per il suo impegno artistico ed etico, piuttosto che per una singola fotografia.

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  • In un'intervista toccante al «Corriere della Sera», Oliviero Toscani ha parlato apertamente della sua battaglia contro una malattia rara e incurabile, ossia l'amiloidosi.
  • Il celebre fotografo, noto per le sue provocatorie campagne fotografiche, ha condiviso riflessioni profonde sulla sua condizione e su come essa abbia cambiato il suo approccio alla vita.
  • Al quotidiano italiano ha raccontato: «In un anno ho perso 40 chili. «Non si sa quanto tempo resta da vivere, certo che vivere così non mi interessa».
  • Toscani ha rivelato di aver già considerato l'idea dell'eutanasia: «Bisogna che chiami il mio amico Cappato, lo conosco da quando era un ragazzo. Gliel'ho detto già una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo». 

In un'intervista toccante al Corriere della Sera, il celebre fotografo Oliviero Toscani ha parlato apertamente della sua battaglia contro una malattia rara e incurabile, l'amiloidosi.

Toscani, noto per le sue provocatorie campagne fotografiche, ha condiviso riflessioni profonde sulla sua condizione e su come essa abbia cambiato il suo approccio alla vita.

«In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali», ha confessato Toscani, delineando con poche parole la gravità della sua malattia. La diagnosi ha portato con sé un'incertezza angosciante: «Non si sa quanto tempo resta da vivere, certo che vivere così non mi interessa».

L'idea dell'eutanasia non sembra spaventarlo

L'idea dell'eutanasia non sembra spaventarlo; anzi, Toscani ha rivelato di aver già considerato questa opzione. «Bisogna che chiami il mio amico Cappato, lo conosco da quando era un ragazzo. Ogni tanto mi vien voglia. Gliel'ho detto già una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo».

Queste parole, che potrebbero suonare drammatiche, sono in realtà pronunciate con un tocco di ironia, una caratteristica che Toscani sembra mantenere nonostante tutto.

L'intervista rivela un uomo che affronta la sua situazione con una singolare miscela di umorismo e filosofia. «Mi viene da ridere: la bellezza è che non avevo mai pensato di trovarmi in questa situazione, è una nuova situazione che va affrontata. La bellezza è che non ti interessano più patria, famiglia e proprietà, la rovina dell'uomo».

Toscani sembra aver raggiunto una sorta di chiarezza interiore, una consapevolezza che gli permette di vedere la vita sotto una luce diversa, libera dalle preoccupazioni materiali.

Desiderio di essere ricordato per l'insieme del suo lavoro

Riflettendo sulla sua carriera, il fotografo ha espresso il desiderio di essere ricordato non per una singola immagine, ma per l'insieme del suo lavoro e per l'impegno etico, estetico e politico che ha sempre caratterizzato la sua arte. «Non è un'immagine che ti fa la storia, è una scelta etica, estetica, politica da fare con il proprio lavoro».

Toscani, che non ha mai avuto paura di affrontare temi controversi, rimane coraggioso anche di fronte alla morte: «Di morire non ho paura, basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero».

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