Cinema e TV «Oppenheimer» e «Poor things» trionfano ai Golden Globes

SDA

8.1.2024 - 08:01

Cillian Murphy, protagonista di "Oppenheimer"
Cillian Murphy, protagonista di "Oppenheimer"
Keystone

La notte dei Golden Globe doveva nelle previsioni appartenere a Barbenheimer, ma dei due film che hanno dominato l'estate 2023 è stato «Oppenheimer» di Christopher Nolan a prevalere con ben cinque premi su otto candidature.

Tra questi quelli per il miglior film drammatico, per la miglior regia e per il miglior attore in un film drammatico (Cillian Murphy).

«Barbie» di Greta Gerwig è invece rimasta in panchina con due sole statuette su nove nomination: una per il film campione di incassi (inevitabile, con un box office globale di 1,4 miliardi di dollari) e l'altro per la miglior canzone originale, «What was I made for» di Billie Eilish e Finneas.

Il globo d'oro per la miglior commedia è andato a «Poor things» di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone premiata come migliore attrice, la cui controparte maschile è stato Paul Giamatti per «The holdovers» di Alexander Payne.

L'Italia faceva il tifo per «Io capitano» di Matteo Garrone, ma a conquistare il premio per il miglior film non in inglese nella serata in diretta per la prima volta sulla Cbs dal Beverly Hilton di Beverly Hills è stato «Anatomia di una caduta» della francese Justine Triet, che ha vinto anche per il miglior copione.

Premiata la prima nativa americana

Ma in quella che sembrava una serata destinata a coronare il successo del film snobbato dalla Francia nella corsa agli Oscar, i giurati dei Globes hanno preferito Lily Gladstone a Sandra Huller: la protagonista di «Killers of the Flower moon» di Martin Scorsese è diventata così la prima attrice nativa-americana a vincere un globo d'oro e ha ringraziato pubblico e giurati esordendo nella lingua dei «Piedi neri».

Tante le delusioni della serata: sono rimasti a bocca asciutta, oltre a Garrone, film come il britannico «The zone of interest», «Past lives» della coreano-americana Celine Song, «Nyad» con Annette Bening e Jodie Foster, «May December» con Julianne Moore e Natalie Portman, «Saltburn» di Emerald Fennell e «The color purple».

Delusa anche Taylor Swift, avendo il suo film-concerto «The Eras tour» perso la statuetta per il miglior blockbuster conquistato dal film della Gerwig, il primo diretto da una donna a superare il miliardo di dollari al box office.

I premi per la TV

In tutto i Golden Globe hanno assegnato 27 premi per il cinema e per la tv. Sul fronte televisivo, «Succession» di Hbo ha portato a casa trofei per la miglior serie drammatica, il miglior attore (Kieran Culkin), la migliore attrice (Sarah Snook) e il miglior attore non protagonista (Matthew Macfadyen).

I Globes hanno inaugurato la stagione dei premi di Hollywood con una serata caotica il cui conduttore, il comico Jo Koy scelto all'ultimo momento, non è riuscito ad agganciare il pubblico a partire dal noioso monologo iniziale.

La cerimonia è stata la prima da quando è stata sciolta la Hollywood Foreign Press Association, che per otto decenni aveva assegnato i premi e che nel 2020, proprio alla vigilia della cerimonia, era stata accusata dal Los Angeles Times di essere una casta razzista e corrotta.

Quest'anno, dopo che il brand è stato acquistato da una società di private equity e la Dick Clark Production, hanno votato circa 300 giornalisti da 76 paesi del mondo rispetto alla ottantina delle precedenti edizioni.

Ecco tutti i premi:

Miglior film drammatico: Oppenheimer

Miglior film commedia o musicale: Povere creature!

Miglior film non in inglese: Anatomia di una caduta

Miglior film d’animazione: Il ragazzo e L’Airone

Miglior blockbuster: BarbieMiglior regista: Christopher Nolan (Oppenheimer)

Migliore sceneggiatura: Justine Triet e Arthur Harari (Anatomia di una caduta)

Miglior attore in un film drammatico: Cillian Murphy (Oppenheimer)

Migliore attrice in un film drammatico: Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon)

Miglior attore in un film commedia o musical: Paul Giamatti (The Holdovers – Lezioni di vita)

Migliore attrice in un film commedia o musicale: Emma Stone (Povere creature!)

Miglior attore non protagonista: Robert Downey Jr. (Oppenheimer)

Migliore attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph (The Holdovers – Lezioni di vita)

Migliore colonna sonora originale: Ludwig Göransson (Oppenheimer)

Migliore canzone originale: Barbie – What Was I Made For? di Billie Eilish e Finneas

Per le serie TV

Miglior serie drammatica: Succession

Miglior serie commedia o musicale: The Bear

Miglior mini-serie o film per la televisione: Lo scontro

Miglior attore in una serie drammatica: Kieran Culkin (Succession)

Miglior attrice in una serie drammatica: Sarah Snook (Succession)

Miglior attore in una serie commedia o musicale: Jeremy Allen White (The Bear)

Miglior attrice in una serie commedia o musicale: Ayo Edebiri (The Bear)

Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione: Steven Yeun (Lo scontro)

Miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione: Ali Wong (Lo scontro)

Miglior attore non protagonista in una serie: Matthew Macfadyen (Succession)

Miglior attrice non protagonista in una serie: Elizabeth Debicki (The Crown)

Miglior stand-up comico: Ricky Gervais (Ricky Gervais: Armageddon)