Questo... o forse l'altro? Sono otto i film in lizza quest'anno per conquistare una statuetta alla cerimonia degli Oscar. Ecco chi può ambire al prestigioso titolo.
Black Panther
Il film della Marvel scrive la storia degli Oscar.
Nessuna pellicola ispirata ad un fumetto era mai riuscita prima d'ora ad entrare nella categoria «miglior film» alle nomination per gli Oscar. Il 18esimo lavoro della Marvel Cinematic Universe ha infranto questo tabù. «Black Panther», del regista Ryan Googler, a partire dalla sua uscita nel febbraio del 2018 è diventato un autentico fenomeno della cultura pop facendo parlere di sé i giornali di tutto il mondo e fruttando incassi per 1,3 miliardi di dollari. La pellicola raccota la storia del giovane re di Wakanda, che deve decidere che genere di sovrano desidera diventare. Il film tocca così i temi della rappresentazione e dell'identità.
Un poliziotto nero americano si lancia in un'operazione che lo vedrà infiltrarsi all'interno del Ku Klux Klan. Ciò che comincia come uno scherzo di cattivo gusto è in realtà la vera storia di Ron Stallworth, che negli anni Settanta tentò di entrare in contatto con l'organizzazione. Stallworth parlava con il KKK al telefono. Quando doveva presentarsi di persona, veniva sostituito da un poliziotto bianco. Spike Lee ci offre un thriller divertente, nel quale anche lo humor è presente. Il registra dimostra tuttavia, verso la fine del film, che la realtà non consente di certo di ridere, mostrando in particolare delle immagini delle violenze avvenute nel corso di alcune manifestazioni a Charlottesville, nel 2017. Un film pieno di emozioni che non lascia indifferenti.
Il film è un monumento dedicato al gruppo «Queen» e al suo cantante Freddy Mercury. Nel corso delle riprese, si sono dovuti fronteggiare numerosi problemi. Dopo alcune discussioni con gli attori e le troupe, al regista Bryan Singer sono arrivati dei ringraziamenti poco prima della fine della pellicola. I diverbi non hanno però intaccato in alcun modo il risultato finale, a cominciare dalla scena del concerto Live-Aid: mozzafiato. Il film ha generato ricavi per 800 milioni di dollari e convinto totalmente la giuria dei Golden Globe, che l'ha scelto come migliore film dell'anno nella categoria «Film drammatici».
L'Inghilterra è in guerra con la Francia. La regina Anna, al potere, deve tuttavia battersi prima di tutto contro sé stessa. L'isteria della regina pone sotto pressione l'intera Corte. La sola persona che le è vicina, Lady Sarah, riesce in qualche modo a farla rientrare nei ranghi. Finché non arriva improvvisamente Abigail, cugina di Sarah, della quale la regina è contentissima. Ben presto, Abigail e Sarah si trovano in concorrenza, cercando di ottenere l'amore e l'affetto della sovrana. Per il suo terzo film in lingua inglese, il regista greco Yorgos Lanthimos ci offre una storia piena di colpi di scena, di humor nero e di magnifiche performance da parte degli attori. I film in costume raramente sono divertenti. Arriva anche da qui l'apprezzamento dell'Academy, che ha già accordato 10 nomination a «La favorita».
«La Favorita» è attualmente in programmazione nei cinema del Ticino.
Dopo «A spasso con Daisy» ecco «A spasso con mister Shirley». Viggo Mortensen interpreta il ruolo dello sciatto buttafuori Tony Lip, che deve accompagnare il pianista nero americano Don Shirley (il premio Oscar Mahershala Ali) in diversi spostamenti attraverso le regioni meridionali degli Stati Uniti negli anni Sessanta. Durante la traversata, i due uomini - benché molto diversi - diventano amici. Un film basato su una storia vera, toccante, molto ben recitato e che mette di buon umore. Reso celebre grazie a film leggeri («Scemo & più scemo», «Tutti pazzi per Mary»), il regista Peter Farrelly incontra in questo caso un autentico successo, ricompensato con il prestigioso premio del pubblico al Festival del film di Toronto, nonché con il Golden Globe per la migliore commedia.
«Green Book» è attualmente in programmazione nei cinema del Ticino.
Roma
Il magnifico film di Netflix che fa venire a tutti i brividi.
Con «Roma» il vincitore di due premi Oscar Alfonso Cuaròn («Gravity») ha realizzato una dichiarazione d'amore alla regione nella quale è nato e alle due donne che l'hanno cresciuto. Il film ha già vinto più di 100 premi, tra i quali il Leone d'oro al Festival del film di Venezia. Dal momento che nessuno voleva finanziare la pellicola in bianco e nero, Cuaròn si è alla fine rivolto a Netflix. Poiché l'intento di quest'ultima era di proporre l'uscita dell'opera contemporaneamente sia sulla propria piattaforma che sul grande schermo, numerose catene di cinema hanno esitato ad includere «Roma» nelle loro programmazioni. Facile immaginare a che punto la vittoria di «Roma» come miglior film rappresenterebbe un piccolo terremoto nel mondo del cinema.
A Star is Born
Una storia conosciuta, riproposta in modo magistrale.
La storia del vecchio cantante e della giovane artista è stata già raccontata più volte. Ciò nonostante, con il suo «A Star is Born», il regista all'esordio Bradley Cooper, è riuscito ad offrire al pubblico una nuova commovente versione. Il principale punto di forza? La superstar Lady Gaga. Nel ruolo di Ally, la cantante (il cui vero nome è Stefani Germanotta) ha incantato milioni di spettatori tra sogni e lacrime. Il suo brano «Shallow» ha occupato i primi posti delle classifiche negli ultimi mesi. Inoltre, prima che «Roma» e «Green Book» la superassero, la pellicola è stata a lungo considerata come una delle favorite per l'Oscar come miglior film.
«Vice - L'uomo nell'ombra» è un biopic su Dick Cheney, il potente vice-presidente degli Stati Uniti dell'era di George W. Bush. A priori, la storia potrebbe non apparire come particolarmente stimolante dal punto di vista cinematografico. Eppure, il regista e sceneggiatore Adam McKay è un maestro in questo genere di narrazione non molto promettente. In «La grande scommessa» era riuscito a spiegare la crisi finanziaria del 2007 con uno humor molto incisivo, che gli è valso un premio prestigioso: l'Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. «Vice - L'uomo nell'ombra» piace anche per via della sua regia sfacciata, benché il personaggio principale del film venga trattato in modo particolarmente serio. Per poter recitare la parte di Cheney, l'attore protagonista Christian Bale è ingrassato di 18 chilogrammi. Una fatica che ha pagato: l'artista ha vinto - tra gli altri - il premio come miglior attore di commedie ai Golden Globe.
«Vice - L'uomo nell'ombra» è da gennaio nei cinema del Ticino.
Nel 2019 torneranno alla ribalta alcuni blockbuster. È il caso in particolare di un nuovo episodio di «Terminator» e di una nuova pellicola di «Star Wars. Uscirà inoltre nel corso dell'anno un lungometraggio sulle origini del personaggio Joker.
Immagine: Walt Disney/Getty Images
A distanza di 24 anni dal primo film, «Toy Story 4» uscirà a giugno del 2019. Stavolta, Woody e Buzz partiranno alla ricerca della bella pastorella Bo Peep, che fa battere il cuore di Woody.
Immagine: Walt Disney
Recita la parte del cattivo in «Batman»: parliamo di Joaquin Phoenix. Secondo le prime indiscrezioni in nostro possesso, si potrà sapere di più sulle origini di Joker e scoprire come Arthur Fleck sia diventato tale personaggio. Le prime immagini delle riprese circolano già e invitano ad andare al cinema nel prossimo autunno.
Immagine: Getty Images
«Tornerò», mormorava un tempo Arnold Schwarzenegger in «Terminator». E i fatti gli danno ragione. Nell'autunno del 2019 il celebre eroe dei film d'azione tornerà in servizio. Il film non ha ancora un titolo definito, ma solo un vago testo che indica «Untitled Terminator». Anche sul contenuto viene mantenuto uno stretto riserbo. La sola certezza è proprio Schwarzenegger, che oggi ha 71 anni e sarà di nuovo il protagonista.
Immagine: Getty Images
È diventata quasi una tradizione: ogni due anni, a Natale, un nuovo «Star Wars» esce al cinema. L'«episodio 9» è previsto per il mese di dicembre del 2019. La nuova pellicola, l'ultima della terza trilogia, racconta il seguito delle avventure della giovane combattente Rey (Daisy Ridley) e di Finn (John Boyega).
Mancano pochi giorni ormai alla grande premiazione della notte degli Oscar: le statuette d’oro saranno consegnate il 24 febbraio a Los Angeles. Con dieci nomination ciascuno, i film «Roma» e «La Favorita» partono in prima linea. Quali sono gli altri candidati alle diverse statuette? Scopritelo nella nostra galleria.
Immagine: 2018 eOne Germany/Neue Visionen/2018 Twentieth Century Fox
Glenn Close ha già un Golden Globe in tasca per il suo ruolo in «The Wife» (nelle sale mercoledì 20 febbraio in Svizzera): ha ricevuto il premio come migliore attrice drammatica. È anche possibile che vinca un Oscar. Un premio che sarebbe meritatissimo per quest’attrice che vanta una gloriosa carriera alle spalle, giunta ora alla settima nomination.
Immagine: SquareOne Entertainment / Graeme Hunter
Anche Olivia Colman è stata premiata come migliore attrice principale ai Golden Globes, ma nella categoria delle migliori commedie. Agli Oscar, tuttavia, ci sarà solo una vincitrice – Glenn Close o Colman, che interpreta perfettamente la regina Anna d’Inghilterra ne «La Favorita».
Immagine: 2018 Twentieth Century Fox
Se il tempo passato a indossare una maschera fosse un indicatore delle possibilità di vincere un Oscar, Christian Bale sarebbe probabilmente il grande favorito di quest’anno. Infatti, è quasi irriconoscibile nel ruolo del vicepresidente americano Dick Cheney, in «Vice». Sta di fatto che questa performance gli è già valsa il Golden Globe come miglior attore protagonista in un musical o una commedia.
Immagine: Universum Film
Anche tra gli uomini la competizione è altissima: Rami Malek ha ottenuto il Golden Globe come miglior attore principale (nella categoria film drammatici) – e deve ormai contendersi l’Oscar con Christian Bale. Malek ha ricevuto la nomination per la magistrale interpretazione di Freddie Mercury in «Bohemian Rhapsody», il biopic dedicato ai Queen.
Immagine: 2018 Twentieth Century Fox
Il regista Alfonso Cuarón ha già vinto un Oscar (per il dramma spaziale «Gravity») – e potrebbe aggiungerne un secondo alla sua collezione: con il suo film «Roma» diffuso su Netflix, il messicano figura in cima alla lista dei favoriti. E anche se gli è appena sfuggito un titolo, ha già intascato un Golden Globe quest’anno.
Il greco Yórgos Lanthimos (a destra) ha posato in compagnia di John Bailey, presidente dell’Accademia degli Oscar. Le sue chance di vincere l’Oscar sono elevate: il regista ha ricevuto una nomination per il suo dramma storico «La Favorita».
«La Favorita» è tutto sommato il più avvantaggiato nella corsa agli Oscar: oltre all’attrice principale Colman e al regista Lanthimos, le due interpreti non protagoniste Rachel Weisz (a sinistra) ed Emma Stone sono ugualmente tra le favorite per la corsa all’Oscar.
Immagine: 2018 Twentieth Century Fox
Forte delle sue tre nomination, «Se la strada potesse parlare» entra a pieno titolo nella corsa – ma le sue chance di vittoria si basano soprattutto sull’attrice non protagonista Regina King. Il Golden Globe che ha già vinto è un buon fiore all’occhiello.
Immagine: Tatum Mangus Annapurna Pictures DCM
Che due anni dopo il suo Oscar come miglior attore non protagonista in «Moonlight», ci sia una seconda statuetta d’oro per lui all’orizzonte? Mahershala Ali ha già vinto un Golden Globe per «Green Book», un film drammatico che affronta il tema del razzismo – e ormai l’Oscar non sembra tanto lontano.
Immagine: 2018 eOne Germany
Tuttavia, la concorrenza non sta a guardare. Anche Adam Driver parte come favorito nella corsa al premio come migliore attore in un ruolo non protagonista. In «BlacKkKlansman», interpreta un poliziotto infiltrato nel Ku Klux Klan.
Immagine: 2018 Focus Features LLC
In totale, sono otto i film in lizza per l’Oscar di miglior film. Tra questi figura «Black Panther». E’ la prima volta che un film di supereroi viene nominato nella categoria principale. Non è improbabile vedere un film d’avventura Marvel aggiudicarsi un premio.
Immagine: 2018 Disney / Marvel
«Green Book» ha già messo in saccoccia tre Golden Globes per la migliore sceneggiatura, il miglior musical o commedia e il miglior attore non protagonista. La vendemmia continuerà con l’Oscar per il miglior film?
Immagine: Ascot Elite Entertainment Group
Ai Golden Globes, «Roma» ha dovuto accontentarsi del premio di miglior film in lingua straniera. Agli Oscar, invece, il film drammatico compete a pieno titolo con i grandi e figura per molti come favorito per il premio di miglior film. Ma «Roma» è ugualmente il lizza per l’Oscar di miglior film in lingua straniera.
Immagine: Netflix
Se «Roma» ambisce alla statuetta di miglior film, sembra che nulla potrà sbarrare la strada al dramma polacco «Cold War»: il dramma in bianco e nero di Paweł Pawlikowski ha grandi possibilità di vincere l’Oscar come miglior film in lingua straniera.
Immagine: Neue Visionen
«Cold War» ha ricevuto due nomination – per il premio di miglior film in lingua straniera e quello di miglior fotografia –, mentre «Opera senza autore», la pellicola del regista premio Oscar Florian Henckel von Donnersmarck («Le vite degli altri») ha poche chance di ripartire con un premio.
Immagine: 2018 Buena Vista International/Pergamon Film/Wiedemann&Berg Film
E Lady Gaga, in tutto questo? Per il suo ruolo principale in «A Star is Born», la cantante parte probabilmente come outsider, tenuto conto della concorrenza schiacciante. Ma Gaga non dovrebbe andarsene a mani vuote: dopo un Golden Globe, la sua canzone «Shallow» tratta da «A Star is Born» ha ormai buone speranze di aggiudicarsi la statuetta d'oro.
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