Spettacolo Ozzy Osbourne: il nuovo album è il primo da sobrio

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25.2.2020 - 13:15

62nd Annual GRAMMY Awards Arrivals 2020 held at the Staples Center in Los Angeles California.

Featuring: Ozzy Osbourne
Where: Los Angeles, California, United States
When: 26 Jan 2020
Credit: Adriana M. Barraza/WENN/Cover Images
62nd Annual GRAMMY Awards Arrivals 2020 held at the Staples Center in Los Angeles California. Featuring: Ozzy Osbourne Where: Los Angeles, California, United States When: 26 Jan 2020 Credit: Adriana M. Barraza/WENN/Cover Images
Source: Adriana M. Barraza/WENN/Cover Im

«Pensavo fosse tutto merito della droga e dell’alcol, mi sbagliavo», il rocker racconta il processo di stesura di Ordinary Man.

Ordinary Man, il nuovo album di Ozzy Osbourne, è il primo da sobrio del’ex frontman dei Black Sabbath.

Il rocker - con un passato di dipendenze da droghe e alcol -, era lucidissimo durante la stesura del nuovo disco, che arriva a dieci anni di distanza dal precedente progetto.

«Pensavo che fosse tutto merito delle droghe e dell’alcol - ha dichiarato durante un’intervista con Beats 1, programma radiofonico condotto da Zane Lowe -. Ma non è così. Tutto quello che ho fatto per anni è stato auto-medicarmi perché non mi piaceva il modo in cui mi sentivo».

«È il primo album che ho co-scritto e registrato completamente sobrio. Quando ho scritto l’ultimo ero totalmente sballato. Diciamo che mi piace essere sobrio perché almeno posso ricordarmi che cosa ho fatto ieri!».

Ozzy si sente un miracolato dopo i gravi problemi di salute dell’ultimo anno. «Ora sono serio, ricordo le volte in cui mi svegliavo ricoperto di vomito. Mi svegliavo anche con il letto pieno di sangue, soprattutto quando sono caduto e ho battuto la testa. Il mio amico, John Bonham, beveva con me. Ed è morto. Bon Scott è morto. Non so che ca*** dire».

«La gente dice: “Hai il tocco di Mida”. Sono stato semplicemente fortunato. Non mi comportavo affatto meglio di loro. Anzi, facevo di peggio alcune volte. Ho 71 anni e non capisco come ca*** ho fatto ad arrivarci!».

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