Spettacolo Pamela Anderson: il movimento #MeToo inibisce l'uomo

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5.11.2018 - 16:33

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L’ex bagnina di «Baywatch» scatena le polemiche delle attiviste con una frase controversa.

Il movimento contro l’abuso e le molestie verso le donne chiamato #MeToo è «un po' troppo» per Pamela Anderson. È la stessa attrice a dichiararlo nell’intervista con il varietà australiano 60 Minutes.

«Io sono femminista, ma credo che questa nuova ondata di femminismo sia un po' noiosa. Credo che paralizzi gli uomini. Credo che questo movimento #MeToo sia un po' troppo a mio avviso. Probabilmente mi uccideranno per aver detto una cosa del genere!».

La corrente di attivismo, a cui è seguito anche il movimento Time’s Up, è scaturita dallo scandalo risalente all’ottobre dell’anno scorso, con protagonista Harvey Weinstein. Le accuse inferte da oltre 80 donne ai danni del produttore americano, tuttavia, sono sempre state negate dallo stesso 66enne del cinema.

«Mia madre mi ha insegnato una cosa: non andare in una camera d’albergo con uno sconosciuto», ha continuato la Anderson. «Se una persona apre la porta in accappatoio e dovrebbe essere una riunione di lavoro, allora forse dovrei andarci accompagnata da qualcuno. Credo che queste cose siano una questione di buonsenso».

Durante l’intervista la bionda 51enne ha invitato anche il primo ministro australiano ad aiutare il fondatore di WikiLeaks Julian Assange dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, la sua residenza temporanea dal 2012.

«Non c’è un rapporto romantico tra noi, però mi sento sono molto vicina a lui», ha detto l’attrice al riguardo.

Al momento la Anderson è sentimentalmente legata al campione di calcio francese Adil Rami.

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