Il caso Pamela Prati gate, l’avvocato prende le distanze dalla showgirl

CoverMedia

3.6.2019 - 16:31

Source: Covermedia

Ancora sulla cresta dell’onda lo scandalo che ha travolto la showgirl. A dibattere nei salotti televisivi anche il legale Taormina. In studio si parla di «associazione per delinquere»

Grande suspance  nel salotto di Mattino 5. A tenere gli spettatori con il fiato sospeso ci ha pensato l’avvocato Taormina, ingaggiato da Pamela Prati nel bel mezzo dello scandalo sul fantomatico Mark Caltagirone, promesso sposo della showgirl, che in realtà non esiste.

«Sono stato incaricato mentre infuocava la polemica sull’esistenza di questo Mark Caltagirone. Sono stato contatto per andare in tutte le sedi, sia per l’accusa che le veniva fatta dell’accusa di dire una cosa non vera sia per il grande caos che si era creato su questa storia e su questo matrimonio. Io non ero invitato».

Sono queste le parole che usa l’avvocato Taormina nel descrivere il suo ruolo nel Pamela Prati Gate. Lui è stato per qualche settimana il legale di fiducia della showgirl, che ora ha preso le distanze accusandolo di mentire e promettendo giustizia nelle opportune sedi.

«Mi sono accorto di quello che stava succedendo, in seguito all’episodio dell’acido»

«L’ho capito un poco in ritardo - continua l’avvocato secondo quanto riportato dal sito ultime notizie flash -. All’inizio c’era una forte pressione della Prati perché si affermasse l’autenticità di quello che affermava. Poi anche io ho chiesto di incontrare Marco Caltagirone o di sentirlo al telefono. È vero che mi hanno chiesto di andare da Barbara d’Urso a tutelare Pamela Prati. Preciso anche che io sarei dovuto andare con le agenti, non con la Prati. Mi sono accorto di quello che stava succedendo, quando accadde l’episodio dell’acido. Dal braccio fasciato della agente, capii che non era vero nulla», ha commentato l’avvocato Taormina.

Nel salotto un'altra ospite molto attesa: l’esponente del partito democratico Alessia Bausone, la prima donna che sospettando un raggiro da parte di un gruppo di persone dello spettacolo, ha contattato Dagospia offrendo del materiale probatorio.

«Valutiamo un fatto, questa non è la prima e la seconda volta. Molti altri personaggi dello spettacolo hanno detto di essere caduti nella stessa situazione. Si tratta di qualcosa che da tempo circola nel mondo dello spettacolo. Ci devono essere per forza delle persone che si interessano e se lo fanno hanno un vantaggio economico. La magistratura immagino andrà a fondo. E’ una questione delicata e si tratta di capire chi sia vittima e chi sia carnefice. Questo picco mediatico che avrà una ricaduta è il tema centrale di questa indagine che deve essere fatta. Associazione per delinquere? Si, per me siamo in questo ambito».

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