Spettacolo Papa Francesco e Regina Elisabetta statuine per Sorrentino

ANSA

30.6.2020 - 11:01

E' tra cineasti di Homemade, serie corti su Lockdown di Netflix

ROMA, 30 GIU – Un'ironica, a suo modo romantica e delicata quarantena insieme di Papa Francesco e la regina Elisabetta (rimasta bloccata a Roma durante una visita di Stato, senza che se ne dispiaccia troppo, «sono stata in lockdown per 94 anni» dice) in versione statuine/souvenir. E' la storia raccontata nella mini commedia di Paolo Sorrentino per Homemade collezione, di 17 cortometraggi (di durate tra i quattro e gli 11 minuti) al debutto il 30 giugno su Netflix, firmata da autori di tutto il mondo. I cineasti, che hanno usato soltanto le attrezzature disponibili nelle case dove hanno passato il lockdown/emergenza, regalano diversi sguardi sulla pandemia.

Un percorso per il globo, da Roma, a Glasgow, da Springs, (New York City) a Beirut, da Clichy Montfermeil (Francia) a Nara (Giappone) attraverso diversi generi, con storie spesso punteggiate da figli, mogli, mariti, compagni e compagne dei cineasti come interpreti. Ben rappresentata la commedia, (oltre a Sorrentino, Pablo Larrain, Rungano Nyoni), ma anche racconto distopico (Maggie Gyllenhaal, Naomi Kawase), mystery domestico (Antonio Campos), favola moderna (Natalia Beristain, Ana Lily Amirpour, che ha per narratrice Cate Blanchett) cronaca sociale (Ladj Ly), musical (Sebastian Lelio), diario famigliare, con Rachel Morrison, Nadine Labaki e il marito Khaled Mouzanar, Johnny Ma (che offre anche la ricetta per i ravioli della mamma), Gurinder Chadha e David Mackenzie, o viaggio interiore ( Kristen Stewart, Sebastian Schipper).

Homemade nato da un'idea di Lorenzo Mieli per The Apartment (parte di Fremantle) e dei fratelli Larrain per Fabula, «è stata una grande sfida per chi desidera narrare – spiega nelle note di produzione Sorrentino, che torna a parlare di Pontefici dopo le serie The Young Pope e The New Pope -. Trovare nella propria casa, e senza nient'altro a disposizione una storia e dei personaggi mi ha fatto sentire come quando, da ragazzino, sognavo di fare questo lavoro». (ANSA).

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