'Picciridda' tra emigrazione e abusi
Al Taofest film di Licata con la Sardo tratto da Catena Fiorello
TAORMINA, 6 LUG – Lucia, graziosa ragazzina siciliana degli anni Sessanta, si ritrova a confrontarsi con una storia, tra emigrazione e abuso, più grande di lei. È quello che accade in 'Picciridda' di Paolo Licata, presentato in concorso al Taormina Film Fest.
Tratto dal romanzo omonimo di Catena Fiorello, il film mette in campo una 'gigantesca' Lucia Sardo (nonna Maria) che si ritrova a crescere una nipotina, Lucia (da bambina Marta Castiglia e, da adulta, Federica Sarno), nella più solare e mediterranea isola di Favignana, nell'arcipelago delle Egadi.
Di scena, ma solo sullo sfondo, il fenomeno dell''emigrazione passiva', che vede coinvolta appunto Lucia, bambina di dieci anni i cui genitori decidono di emigrare in Francia lasciandola in Sicilia con nonna Maria, una donna tanto buona quanto apparentemente anaffettiva. Ma nella famiglia dell'anziana donna, la più brava nel paese a vestire i morti, si scoprirà solo alla fine, c'è un segreto i cui effetti sono ancora pronti a mostrarsi in tutta la loro forza.
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