Spettacolo Pierfrancesco Favino: terrorizzato dal ruolo di Craxi

L’attore acclamato a Cannes per «Il traditore» arriverà a breve sul grande schermo con la nuova biografia «Hammamet», di Gianni Amelio.

Da quando Pierfrancesco Favino ha scoperto le sue doti da trasformista il cinema non può fare più a meno di lui.

Recentemente premiato sul palco del Teatro Antico di Taormina per il suo ruolo ne «Il traditore», dove ha dato il volto a Tommaso Buscetta nella biografia diretta da Marco Bellocchio, l’attore tornerà a breve sul grande schermo nei panni di un altro uomo che ha scosso l’opinione pubblica e il mondo della politica: Bettino Craxi.

La pellicola è ancora sotto chiave, tuttavia Favino ammette che vestire i panni del Segretario del Partito Socialista Italiano è stata una prova piuttosto dura.

«Ero terrorizzato, pensavo: “Ma come faccio io?”. Poi trovi una strada, sbagli, tenti, a me piace tanto provare, il momento dell'errore è il momento della creazione», rivela Pierfrancesco cavino a Today.

Ma sul film nessun accenno.

«È bene sia Gianni a parlarne per primo. Io posso solo dire della trasformazione per incarnarlo, penso di essere l'attore adatto, perché riesco a trovare una verità intima e profonda nell'oggettivare me stesso - spiega il 49enne -. Non ho mai creduto che trasformazione sia imitazione, nonostante mi ci abbiano spinto Orazio Costa e Luca Ronconi. Un bambino per conoscere il mondo lo diventa, si fonde con l'esperienza, niente svela di più l’attore che non la maschera neutra, perché sei a contato con la tua neutralità».