Spettacolo R. Kelly non rischia il contagio: resta in prigione

Una giudice di New York ha negato la richiesta dell’avvocato Steven Greenberg, legale del cantante.

Permesso di rilascio anticipato negato per R. Kelly. La giudice newyorkese Ann Donnelly ha difatti rifiutato la richiesta della star di «I Believe I Can Fly», attualmente detenuto presso la prigione Metropolitan Correctional Center (MCC) di Chicago e resta in cella in attesa di giudizio.

Il suo avvocato, Steven Greenberg, aveva richiesto il congedo (su cauzione) anticipato a seguito dell’intervento chirurgico sostenuto dal musicista per un’ernia, lo scorso gennaio, operazione che a parere della difesa ha reso il cantante più vulnerabile al rischio di contrarre il coronavirus.

«Comprendo la preoccupazione dell’imputato rispetto al Covid-19, ma non ci sono ragioni valide per approvare un rilascio», dice la giudice, secondo quanto riportato dalla colonna gossip del New York Post, Page Six.

Tra i detenuti della MCC, non è stato rilevato nessun caso di contagio.

«Anche se l’imputato ha subito un’operazione chirurgica durante la sua incarcerazione, non vi sono ragioni sufficienti per credere che sia attualmente più a rischio di contagio», continua giudice Donnelly.

La speranza di Kelly, che resta dunque in carcere in attesa di giudizio, era quella di vivere con la sua fidanzata Joycelyn Savage nel suo appartamento di Chicago.

Kelly affronta un totale di 18 conteggi federali, tra cui abusi sessuali e ostruzione alla giustizia.