Restauratori, governo modifichi decreto
Da Marco Ciatti a Santamaria, così si uccide il settore
ROMA, 31 GEN - Il governo modifichi il decreto per i restauratori, attualmente in discussione e "salvi il restauro italiano". E' l'appello lanciato al ministro della cultura Alberto Bonisoli da oltre trecento grandi nomi del restauro e della storia dell'arte, dal direttore dell'opificio delle pietre dure Marco Ciatti al direttore dei laboratori scientifici del Vaticano Ulderico Santamaria, da Kristian Schneider presidente dell'Ari, associazione dei restauratori italiani a Pasquale Rossi, presidente del corso di laurea in restauro e conservazione dei beni culturali della Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Se lo schema di decreto non verrà riveduto e la norma ridiscussa, sostengono unanimi professionisti e professori, "verrà a cadere in breve tempo la qualità dell'approccio italiano alla conservazione del patrimonio culturale", con l'immissione sul mercato di una massa "di operatori non adeguatamente preparati". E, insieme, "verrà inferto un colpo decisivo a tutte le istituzioni formative
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