Spettacolo Riccardo Scamarcio è «Il ladro di giorni»
Stavolta l’attore pugliese è un padre appena uscito di prigione, che rivede il figlio dopo sette anni e trascorre con lui indimenticabili giornate fatte di sguardi e intese.
Riccardo Scamarcio torna sul grande schermo con «Il ladro di giorni».
Tratto dal romanzo omonimo di Guido Lombardi, il film racconta la storia di Vincenzo (Scamarcio) un padre appena uscito di prigione, che rivede il figlio Salvo (Augusto Zazzaro) dopo sette anni e trascorre con lui indimenticabili giornate fatte di sguardi e intese.
«Leggendo il copione ho subito pensato al film di Zeffirelli, “Il campione”, dove c'è appunto il rapporto tra un boxeur e un bambino», rivela Riccardo Scamarcio all’Ansa.
«Comunque - aggiunge l'attore - il mio personaggio non è certo uno stratega, ma mi ricorda piuttosto un po' un uomo degli anni Cinquanta, un uomo alla fine molto semplice».
La pellicola enfatizza profondamente il rapporto fra padre figlio, che il giovane attore nei panni di Salvo coglie perfettamente.
«Augusto è uno che impara tantissimo - ammette Scamarcio -, dopo un po', diventa come il tuo clone, imita vezzi e abitudini. Il rapporto tra Salvo e Vincenzo è fatto più dalle cose che non si dicono».
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