Spettacolo Roberto Benigni a Berlino con “Pinocchio”: «Matteo Garrone è talento puro»

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24.2.2020 - 16:33

Source: Covermedia

Roberto Benigni ha presentato nella sezione Berlinale Special Gala il «Pinocchio» in cui interpreta Geppetto.

È stato presentato ieri 23 febbraio a Berlino, nella sezione Berlinale Special Gala, il «Pinocchio» di Matteo Garrone, in cui Roberto Benigni interpreta Pinocchio.

«Si è vero, Pinocchio è un po' un inno alla povertà, ma mio padre e mia madre, che sapevano leggere, me lo avevano fatto conoscere. Ma non avrei mai immaginato che sarei stato l'unico attore al mondo a fare sia Pinocchio che Geppetto, mi manca a questo punto solo la Fata Turchina», dice l’attore premio Oscar secondo quanto riporta l’Ansa.

Nel corso della conferenza stampa Benigni rende omaggio a Matteo Garrone, che paragona ai grandi del cinema.

«Certo ho lavorato con tutti, Federico Fellini, Marco Ferreri, Woody Allen, Jim Jarmusch e Bertolucci, ma lavorare con Matteo Garrone è tutta un'altra cosa, è talento puro. Una volta ha bloccato il set solo perché non amava il colore di una coperta. Garrone - sottolinea Benigni - lavora con la precisione di Visconti e la povertà di Rossellini.

Uno stile completamente italiano il suo. È vero nella sua opera c'è Tim Burton, ma anche i nostri Macchiaioli. Non esagero, lavorare con Matteo è stato un battito del cuore, lui è davvero un regista puro, è un talento impressionate».

Benigni era stato ingaggiato anche da Coppola che gli aveva proposto a un certo punto di fare Pinocchio.

«Ci siamo visti più volte e ne abbiamo parlato, ma poi non se n'è fatto nulla».

Anche Garrone ha parlato del collega esprimendo tutta la sua stima.

«Roberto ha dato verità a Geppetto anche grazie alla sua grande umanità ed enorme generosità. Ho cercato di sorprendere il pubblico per fargli scoprire il testo originale e ho lavorato anche sui disegni originali di Mazzanti. Insomma - continua il regista - il mio Pinocchio è un film nato per il pubblico dai piccoli ai grandi. E questo l'ho fatto con Massimo Ceccherini che mi ha aiutato nella sceneggiatura con la sua anima di uno che non cresce mai come me, di uno che ama restare bambino. Ceccherini mi ha aiutato nelle dinamiche comiche senza sovrastrutture intellettuali».

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