Spettacolo Salvini contro il ritorno di Gad Lerner in Rai

CoverMedia

30.5.2019 - 11:11

Source: Covermedia

Feroce attacco del Ministro dell’Interno contro il nuovo programma del giornalista su Rai3.

Nuovo nemico televisivo per Matteo Salvini.

Dopo aver costretto Fabio Fazio a emigrare su Rai 2, il Ministro dell’Interno si è scagliato contro Gad Lerner, che nelle scorse settimane è stato annunciato alla guida di un nuovo programma su Rai 3, dopo tanti anni di assenza.

«Leggevo sul giornale che torna in video un volto molto noto, che in Rai ci è già stato da tempo... Gad Lerner - ha dichiarato il politico durante una diretta Facebook -. Sì, avete capito bene: cinque belle trasmissioni di Gad Lerner, che ovviamente non ha mai espresso simpatie politiche per nessuno, non è di sinistra per niente, non odia la Lega assolutamente! Un giornalista obiettivo, equilibrato, super partes (con tono sarcastico, ndr), che avrà cinque trasmissioni in Rai.... mah, non so... se la Rai del cambiamento passa dal ritorno in video di Gad Lerner, contro cui non ho nulla sia chiaro, però».

E ancora: «E Fazio, e Saviano, e Lerner... non so, manca solo Michele Santoro e abbiamo chiuso il cerchio».

Salvo nuove ingerenze della politica, L’approdo, questo il titolo del programma di Gad Lerner, dovrebbe andare in onda a partire da lunedì 3 giugno in seconda serata.

«La prima puntata la dedico alla storia della Lega - ha dichiarato la scorsa settimana il giornalista a AdKronos -, a come è diventato il primo partito italiano, e il luogo simbolo è Pontida, la seconda puntata è sul nazionalismo economico, su come la lotta di classe si è trasformata in "prima gli italiani" e il luogo simbolo è Mirafiori, la terza puntata è "tagli al buonista" e il luogo simbolo è Capalbio, la quarta è sul dilagare dell'ignoranza fra gli italiani e il luogo simbolo è Ravenna, dove c'è la tomba Dante Alighieri e la quinta puntata, infine, è sui migranti e il luogo simbolo è il barcone recuperato ad Augusta, dove fecero il riconoscimento dei corpi dei migranti morti in mare e che adesso si trova alla Biennale di Venezia».

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