Casi di frode risalenti al 2018 Nuove accuse di evasione fiscale in Spagna per Shakira

Covermedia

21.7.2023 - 09:40

Shakira
Shakira

Ancora problemi con il fisco spagnolo per la cantante, accusata di aver commesso delle irregolarità nel pagamento dell'Irpef e dell'imposta sul patrimonio.

Shakira è al centro di una nuova indagine per una possibile evasione fiscale in Spagna. Un tribunale catalano ha aperto un fascicolo per accertare due casi di frode da parte della cantante colombiana, risalenti al 2018.

«Il tribunale di istruzione numero 2 di Esplugues de Llobregat ha aperto un procedimento a seguito di una denuncia presentata dai pubblici ministeri contro la cantante Shakira per due sospetti reati fiscali relativi alle sue dichiarazioni dei redditi del 2018», ha riferito un portavoce dell'Alta Corte di giustizia della Catalogna.

Shakira è già sotto processo per aver evaso le tasse in Spagna tra il 2012 e il 2014. Per i pm, la cantante ha vissuto e lavorato in Spagna per oltre 183 giorni all’anno in quel periodo, ragion per cui avrebbe dovuto pagare le tasse allo stato; a sua difesa la 46enne ha dichiarato tramite i suoi legali come la sua residenza principale in quegli anni fosse alle Bahamas.

Shakira, che ad aprile si è trasferita in Florida dopo la separazione dall’ex Gerard Piqué, è attesa a Barcellona per l’inizio del processo, fissato il 20 novembre.

Il nuovo filone di indagini verrà condotto da un giudice di un tribunale di Esplugues de Llobregat, lo stesso che ha aperto il primo fascicolo per evasione fiscale contro l’interprete di «Hips Don’t Lie». Nello specifico, vengono contestate alla cantante delle irregolarità nel pagamento dell'Irpef e dell'imposta sul patrimonio.

Intenzionata a difendersi dalle accuse

In un’intervista rilasciata a settembre a ELLE, Shakira ha spiegato di essere intenzionata a difendersi dalle accuse, piuttosto che risolvere il caso privatamente, per una «questione di principio».

«Combatto per ciò che credo e perché queste accuse sono false», ha tuonato. «Innanzitutto in quel periodo non ho trascorso lì più di 183 giorni all’anno. Ero impegnata a portare avanti i miei impegni professionali in giro per il mondo. In secondo luogo, ho sempre pagato tutto quello che dovevo, ancor prima di essere indagata. Quindi, ad oggi, io devo zero a loro».

Covermedia