Confessioni Stefano De Martino: «Pensavano fossi scemo. Sulle basse aspettative ho costruito tutto»

Covermedia

27.5.2025 - 16:30

Stefano De Martino
Stefano De Martino

Dal palco del Festival della TV di Dogliani, il conduttore Stefano De Martino racconta la sua ascesa tra ironia, malinconia e voglia di stupire. Dopo il successo con «Affari Tuoi», punta al futuro – magari anche a Sanremo. E Mara Venier lo candida per «Domenica In».

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«Sulle basse aspettative ho fondato una carriera»: Stefano De Martino lo dice col sorriso di chi ha imparato a usare l'ironia come corazza.

Ospite al Festival della Tv di Dogliani, il conduttore più in vista della nuova Rai si racconta con disarmante autoironia: «All'inizio la gente pensava fossi completamente scemo. Non si aspettavano nulla da me. E invece...».

A volerlo tra i volti più rappresentativi del servizio pubblico è stata proprio la sua versatilità. Dopo la prova superata con «Affari Tuoi», De Martino ora guarda avanti.

E non esclude niente, nemmeno Sanremo, anche se si schermisce: «O si rimpicciolisce il Festival o mi ingrandisco io. Ci vuole esperienza. Vorrei farlo con ancora tutti i capelli in testa, ma con qualche capello bianco in più». Lo dice citando il greco: «Katà métron», secondo la giusta misura.

«Affari Tuoi» è stata una sorpresa anche per lui

«Affari Tuoi», confessa, è stata una sorpresa anche per lui: «Quando Amadeus se n'è andato, si è creato un vuoto. La Rai si è girata e ha trovato me. Ma non ho passato un'estate tranquilla: tutti mi dicevano che sarebbe stato impossibile fare meglio di Amadeus».

E invece ha convinto, anche grazie a un approccio umile e curioso: «Per scrivere un libro devi averne letti tanti. E io ho applicato lo stesso alla tv: ne ho guardata tantissima. Ho recuperato i classici. Tra i miei libri del cuore ci sono Indietro tutta e Quelli della notte».

Il riconoscimento più bello? Quello di Renzo Arbore. «Mi ha fatto molto piacere. Renzo mi vuole bene, ha inventato la televisione che mi piace. Già il fatto che sappia cosa faccio è un onore».