Spettacolo Steven Spielberg: le difficoltà sul set di «Ready Player One»

L’imminente film fantascientifico del regista americano è tra i più complicati della sua carriera.

Dirigere il suo ultimo film è stato tutt’altro che facile per Steven Spielberg. «Ready Player One» è l’adattamento cinematografico del romanzo «Player One» di Ernest Cline, ed è ambientato in un futuro distopico in cui la popolazione trascorre la maggior parte del tempo connessa ad una piattaforma virtuale, chiamata OASIS.

«È il mio terzo film più difficile dopo “Lo squalo” e “Salvate il soldato Ryan”», ha confessato lo stesso director al magazine Empire. «Credo che vi sia una netta distinzione tra una difficoltà fisica, che si è presentata sia ne “Lo squalo” che in “Salvate il soldato Ryan”, e un altro genere di sfida, cioè provare a fare qualcosa di tecnologicamente nuovo, che non è mai stato fatto prima… ho dovuto imparare a filmare in un certo modo nello stesso momento in cui facevo il film, e questo significa che si fanno tante prove e tanti errori».

Il personaggio principale del film, Wade Watts, è interpretato da Tye Sheridan, al fianco della star di «Black Panther» Letitia Wright, Olivia Cooke, T.J. Miller e Mark Rylance.

Il film uscirà nelle sale cinematografiche internazionali a partire dal 28 marzo.