Teatri di Pietra al via, tra Camilleri e Melville
Direttore Gatti, è «ripartenza, che non si vuole far ripartire»
ROMA, 11 LUG – Da La donna a tre punte diretta da Giuseppe Dipasquale, per il primo anniversario dalla morte di Andrea Camilleri, agli Infiniti mondi di Giordano Bruno. E poi Bianca da Moby Dick di Melville con brani di Vinicio Capossela, Pirandello, tante riscritture dall'Eneide di Virgilio a Shakespeare, Apuleio e il Processo per corruzione di Piero Nuti, tra il ventennale di Craxi e Cicerone. E ancora il Prometeo da Eschilo con Edoardo Siravo. Fino a Spartacus – Ribellione e Rivolta, con l'epopea del gladiatore che tra il 73 ed il 71 a.C. tenne testa all'esercito romano con una schiera di 120.000 rivoltosi, dai testi di Tertulliano e Plutarco. Tutto, proprio lì, tra gradinate e skené che testimoniano millenni di Storia e di storie. È la stagione 2020 dei Teatri di Pietra, rete di palcoscenici che ogni estate porta la drammaturgia contemporanea in siti archeologici, spesso poco conosciuti, e che da questo week end torna con un calendario di proposte, ancora fortemente work in progress nella ripartenza post-pandemia.
«Una ripartenza, che non si vuole far ripartire – dice però all'ANSA il coreografo Aurelio Gatti, dal 1999 ideatore e direttore artistico dei Teatri di pietra -. In questi mesi abbiamo sentito evocare parole come Piano Marshall, ma è una ripartenza talmente sciancata che dimostra non solo che non esiste un piano, ma neanche una visione per il nostro settore». Per ora, spettacoli già in scena all'Anfiteatro di Sutri (VT) e al Teatro Romano di Volterra (PI). Seguiranno il Chiostro Santa Maria del Gesù a Modica (RG), il Parco archeologico Lilibeo Marsala (TP), Eraclea Minoa a Cattolica Eraclea (AG), il Parco archeologico Palmintelli (CL). Ancora in attesa, invece, l'Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere (CE), la Basilica Bizantina di Palagonia (CT), il Parco Archeologico di Kaucana (RG), Selinunte (TP) e l'Area Sol Invictus a Palazzolo Acreide (SR). (ANSA).
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