Serie TV «The Idol» è «quasi educativo» riguardo ai pericoli della fama

Covermedia

1.7.2023 - 13:00

Abel 'The Weeknd' Tesfaye
Abel 'The Weeknd' Tesfaye

Il dramma di HBO, che il cantante Abel «The Weekend» Tesfaye ha co-creato, racconta di una pop star problematica di nome Jocelyn, interpretata da Lily-Rose Depp.

Secondo The Weeknd, ex nome d'arte di Abel Tesfaye, la serie televisiva «The Idol» può essere «quasi educativa» riguardo ai pericoli della fama.

Il dramma di HBO, che il cantante ha co-creato, segue una pop star problematica di nome Jocelyn, interpretata da Lily-Rose Depp, che viene sedotta e manipolata da un proprietario di un locale notturno e leader di una setta di nome Tedros.

Tesfaye, che interpreta anche Tedros, ha ammesso a Variety che lavorare sullo spettacolo lo ha fatto guardare alla fama in modo diverso e spera che aprirà gli occhi delle persone su come sia realmente l'esperienza.

«Bene, il mio obiettivo era che le persone provassero quella sensazione quando lo guardano, sapete, e che riconsiderassero la fama», ha detto The Weeknd.

«È quasi educativo»

«È quasi educativo, questo è ciò che comporta essere incredibilmente famoso. Sei circondato da persone le cui vere intenzioni non conosci e anche se sembrano buone.... Non lo sai mai».

Notando come la sua situazione sia diversa da quella di Jocelyn, la popstar ha aggiunto: «Sono stato molto fortunato ad avere intorno a me persone che conosco da quasi tutta la vita, il che è importante ed è un dono».

Nello show, Jocelyn è circondata da persone accondiscendenti, tranne per Nikki Katz, produttrice discografica interpretata da Jane Adams dall'onestà brutale.

«Nulla è peggio di un adulatore, specialmente quando hai un gruppo di adulatori intorno a te. E quando vedi un personaggio come Nikki, che non lo è, allora ti potrebbe sembrare una persona cattiva – ma alla fine ti piace per la sua onestà», ha dichiarato il cantante.

«The Idol» ha ricevuto molte recensioni negative nel corso della sua messa in onda, ma il cantante canadese ha insistito sul fatto che la reazione era «molto attesa».

Ecco la recensione (non proprio clemente) della redazione di blue News:

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