Spettacolo Tosca, più spazio alle donne, quote rose necessarie

ANSA

1.2.2020 - 12:14

In gara con Ho amato tutto, «porto con me artisti di nicchia»

ROMA, 01 FEB – «Quando ho capito che la telefonata di Amadeus non era uno scherzo di Fiorello, il primo pensiero è stato: correre, correre, correre». A completare gli arrangiamenti del brano Ho amato tanto, a pensare a quale cover scegliere per la serata del giovedì, ai vestiti da indossare: quella di Tosca è diventata «una corsa contro il tempo».

Entrata last minute nella lista dei big non si sente per questo penalizzata. «Avevo visto il cast ufficializzato. Ho pensato che era un peccato essere fuori da un festival 'alla Baudo', con tanti artisti diversi – racconta l'artista romana -. Però sono convinta che Sanremo sia, sì, una grande festa e una bella occasione per far conoscere i propri progetti, ma non è Lourdes». E invece dentro anche lei, interprete d'eccezione che ha vinto il festival nel 1996 con Vorrei incontrarti fra cent'anni, in coppia con Ron.

Sul palco dice di voler «portare idealmente tutti gli artisti della famiglia di cui faccio parte. E tutte le donne artiste con cui ho condiviso il palco e le emozioni in questi anni. Quelle che nonostante le chiusure, lavorano sodo, sorridono, sono mamme, compagne, rocce e sognatrici. E non mollano mai». Le donne, argomento caldo dalle parti del festival. «Credo si sia spostata l'attenzione: parliamo degli effetti e non delle cause del problema. Mi piacerebbe approfondire, parlare con Junior Cally, chiedergli perché scrive quei testi». Ma la censura no, afferma risoluta. «Non serve». Tosca invita piuttosto a concentrarsi su quanta musica femminile non venga considerata. «La donna va valorizzata in tutti i campi». Anche ricorrendo alle quote rose. «Certo. Bisognerebbe vivere in una società che sappia riconoscere la bravura, ma finché non sarà così anche quella è una soluzione». (ANSA).

Tornare alla home page