Uno Stradivari per von Arx
Il violinista italiano adesso vuole "democratizzare" la classica
BERLINO, 6 dic - Tutti lo cercano nel legno, nella vernice, nelle misure, ma il segreto di uno Stradivari è nell'idea di vibrazione che il costruttore aveva nella sua testa. Fabrizio von Arx, in un'intervista all'ANSA, dà la sua chiave di lettura del mistero dei violini più pregiati che la storia conosca, a pochi giorni dalla presentazione, a Ginevra, del suo "Madrileno": lo Stradivari del 1720 affidatogli da un imprenditore, che ha messo a disposizione parte del capitale, perché fosse proprio lui a suonarlo.
Il primo concerto con questo nuovo strepitoso compagno - un evento musicale montato su misura sui due protagonisti, il violinista e il suo "nuovo" violino - è in calendario l'11 gennaio, al Victoria Hall.
"Ognuno vuole scoprire quale sia il famoso segreto: il legno, la vernice, il taglio, le misure, ma in realtà non è nulla di tutto questo - dice von Arx -. Il vero segreto è in come Stradivari assembrava i pezzi di legno, le componenti del violino, a partire da un'idea di vibrazione che aveva in testa''.
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