A «Belve» Valeria Bruni Tedeschi: «I miei film hanno ferito. Droghe? Ho provato tutto»

Covermedia

9.12.2024 - 13:00

Valeria Bruni Tedeschi
Valeria Bruni Tedeschi

Alla quarta puntata di «Belve», l'attrice e regista Valeria Bruni Tedeschi, sorella di Carla Bruni, si confessa senza peli sulla lingua alla conduttrice Francesca Fagnani.

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Tra gli ospiti di Francesca Fagnani, della puntata di martedì 10 dicembre di «Belve», c'è Valeria Bruni Tedeschi, che si descrive con parole intense: «Tenera, malinconica, autodistruttiva, disattenta. Da quando sono piccola mi sembra di avere un'angoscia allegra o un'allegria angosciata».

Nell'intervista, in prima serata su Rai 2, l'attrice affronta temi delicati, come il suo rapporto con le droghe: «Ho provato un po' di tutto. Ho fumato, ho provato la cocaina, l'eroina, ho provato l'MDMA. Da giovane, ho provato però non ho continuato».

«Con l'eroina ha rischiato», la incalza Fagnani e lei: «Ho trovato che fosse incredibile, meraviglioso. E ho deciso di non provare mai più. Avevo un mio fidanzato che era eroinomane e che è morto di eroina. E lì ho capito».

«Ho ferito persone facendo i miei film»

Fagnani le ricorda poi le parole che la sorella Carla Bruni aveva consegnato nella sua intervista a «Belve» e il relativo commento sul sentirsi offesa per i troppi film della sorella ispirati alla loro famiglia, a tratti anche turbata per come era stata rappresentata.

«Ho ferito persone facendo i miei film - ha confessato Valeria -. Mio fratello non c'è più, però è una cosa di cui mi sento non in colpa ma mi dispiace. Ma so che per fare il mio lavoro ho bisogno della realtà e poi ho bisogno di poter farne quello che voglio, sennò non posso farlo il mio lavoro. Ho immaginato che loro si sarebbero potuti riconoscere ma, nonostante questo, per il bisogno di una scena ho superato il dispiacere degli altri».

E infine la scoperta di avere papà diversi con la sorella: «Non lo sapevamo, era tutto molto nascosto. Non è che si vedevano gli amanti arrivare. Sembrava che tutto fosse normale. L'abbiamo saputo dopo e per me è stato uno shock. L'ho saputo il giorno dei miei 30 anni. Mio padre mi ha detto che aveva un dubbio, io mangiavo un mandarino. Gli ho detto "a me non mi importa". L'ho saputo prima di mia sorella».