Cinema Venezia: Leone alla carriera per Ann Hui e Tilda Swinton

ATS

20.7.2020 - 13:59

Leone d'oro alla carriera a Venezia per l'attrice britannica Tilda Swinton (nella foto d'archivio) e la regista cinese di Hong Kong Ann Hui
Leone d'oro alla carriera a Venezia per l'attrice britannica Tilda Swinton (nella foto d'archivio) e la regista cinese di Hong Kong Ann Hui
Source: KEYSTONE/EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA

Saranno attribuiti alla regista Ann Hui e all'attrice Tilda Swinton i Leoni d'oro alla carriera della 77esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 2 al 12 settembre.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del direttore della Mostra Alberto Barbera.

«Sono davvero felice di ricevere questa notizia e sono onorata per il premio! Sono così felice che non riesco a trovare le parole. Spero solo che nel mondo tutto volga presto per il meglio e che ognuno possa sentirsi di nuovo felice come io mi sento in questo momento», ha commentato Ann Hui.

Da parte sua Tilda Swinton nell'accettare la proposta ha affermato: «Porto nel cuore questo grande festival da tre decenni: è con grande umiltà che ricevo questo riconoscimento. Sarà per me una vera gioia venire a Venezia, soprattutto quest'anno, per celebrare l'immortale arte del cinema e la sua ribelle capacità di sopravvivenza di fronte a tutte le sfide che il cambiamento può porre a noi tutti».

Barbera ha dichiarato: «Ann Hui è una delle registe più apprezzate, prolifiche e versatili del continente asiatico, la cui carriera copre quattro decenni e attraversa tutti i generi cinematografici. Da subito riconosciuta come una delle figure cardine della cosiddetta Hong Kong New Wave».

«Tilda Swinton – per Barbera – è unanimemente riconosciuta come una delle interpreti più originali ed intense affermatesi sul finire del secolo scorso. La sua unicità riposa su una personalità esigente ed eccentrica, una versatilità fuori del comune, la capacità di passare dal cinema d'autore più radicale a grandi produzioni hollywoodiane, senza mai rinunciare al proprio inesausto bisogno di dar vita a personaggi inclassificabili».

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