Deve al fisco circa 715.000 euroChiesto il processo a Vittorio Sgarbi per evasione fiscale
Covermedia
13.3.2024 - 11:21
L'importo totale dei debiti contestati al critico d'arte nei confronti dell'Agenzia delle Entrate ammonta a circa 715.000 euro.
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13.03.2024, 11:21
13.03.2024, 11:29
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La Procura di Roma ha proposto di processare l'ex vice-ministro della Cultura, Vittorio Sgarbi, per il reato di evasione fiscale.
Il debito di Sgarbi verso l'Agenzia delle Entrate ammonta a circa 715.000 euro. Secondo gli inquirenti, nel 2020, Sgarbi avrebbe comprato un quadro all'asta attribuendo formalmente l'acquisto alla sua compagna e utilizzando fondi appartenenti a un terzo, nel tentativo di sottrarre l'opera da possibili indagini fiscali.
Sgarbi respinge le accuse, sostenendo l'assurdità della situazione e attribuendo la proprietà del quadro a un regalo fatto dalla sua fidanzata da parte di un banchiere.
Principio di legittimità nel fare doni
«Inspiegabile», dice Sgarbi come si legge sul sito dell’Ansa. «Verrà dagli avvocati motivato attraverso la contraddizione profonda di un magistrato che pensa che io che contemporaneamente compravo opere d'arte per me dovessi usare la mia fidanzata per un quadro che invece era suo, è stato regalato a lei. Mi pare legittimo regalare le cose. Ormai siamo nello stato talmente privo di principi che si ritiene che se uno compra un quadro deve essere per forza una persona che lo vuole. E invece può essere un dono, ed è stato un dono. È una cosa che non ha nessun significato, totalmente insensata», ha detto l'ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a Trento.
La difesa dell'ex sottosegretario si basa sul principio di legittimità nel fare doni e contesta la presunzione che l'acquisto di un'opera d'arte debba necessariamente riflettere un interesse personale diretto piuttosto che un gesto di generosità verso terzi.
«Io pagavo le tasse, ho fatto la notariazione, non ho distolto nessun finanziamento alle tasse e quei danari non erano miei ma erano di un signore, banchiere, che ha regalato quel quadro alla mia fidanzata. È una cosa inverosimile. Se uno non vuole vedere neanche le carte, gliele faranno vedere gli avvocati», ha concluso Sgarbi.