Spettacolo Woody Allen cita in giudizio Amazon Studios

CoverMedia

8.2.2019 - 11:11

Source: Covermedia

Il regista chiede al colosso un risarcimento da 60 milioni di euro per il mancato rispetto di un contratto che prevedeva la messa in onda del suo film «A Rainy Day in New York».

Woody Allen dichiara guerra ad Amazon Studios.

Il regista e il colosso di proprietà di Jeff Bezos avevano raggiunto un accordo nel 2017 per la messa in onda del suo ultimo film «A Rainy Day in New York» e per la produzione di altre pellicole.

Dopo le nuove accuse di abusi avanzate dalla figlia adottiva Dylan Farrow, Amazon ha annunciato che non avrebbe mai più lavorato con Allen, lasciando nel limbo gli accordi stabiliti in precedenza.

Woody - che per i presunti crimini non è mai stato condannato -, ha così citato in giudizio Amazon, chiedendo un risarcimento da 68 milioni di dollari (60 milioni di euro) per la violazione dei termini del contratto, che prevedeva la distribuzione della pellicola sulla piattaforma streaming.

«Nel giugno 2018 Amazon si è tirata indietro, cercando di terminare il contratto senza alcuna base legale, sapendo che le proprie azioni avrebbero creato danni sostanziali al Sig. Allen, alla Gravier (la sua casa di produzione) agli investitori, agli artisti e ai membri della troupe coinvolti nella realizzazione dei film», si legge nella nota. «Amazon ha cercato di giustificarsi riferendosi a un’accusa infondata vecchia di 25 anni, un’accusa nota ad Amazon (e al pubblico) ben prima che venissero firmati i quattro accordi e che non rappresenta una base per terminare un contratto».

«A Rainy Day in New York», con un cast stellare composto da Jude Law, Selena Gomez, Elle Fanning, Diego Luna, Liev Schreiber e Timothee Chalamet, non è mai arrivato nelle sale.

Molti attori hanno rinunciato al compenso, ripromettendosi di non lavorare mai più con Allen.

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