2 settimane dopo la brutale caduta Innerhofer a Wengen: «Ho 25 punti di sutura al polpaccio e crepe nelle ossa»

Luca Betschart, Wengen

12.1.2024

Christof Innerhofer non è ancora pronto a mollare.
Christof Innerhofer non è ancora pronto a mollare.
blue Sport

Due settimane dopo la sua brutta caduta a Bormio, Christof Innerhofer ha gareggiato sul Lauberhorn, riuscendo a classificarsi tra i primi 20 nella prima discesa. blue News ha incontrato il 39enne per un'intervista.

Luca Betschart, Wengen

Hai fretta? blue News riassume per te

  • A poco meno di due settimane dalla caduta a Bormio, Christof Innerhofer ha preso parte alla discesa del Lauberhorn in condizioni pietose, ottenendo comunque importanti punti in Coppa del Mondo grazie al 18esimo posto.
  • In un'intervista a blue News, l'altoatesino ha elencato i suoi numerosi infortuni avuti in carriera: «È davvero una follia».
  • Innerhofer ha in programma di partecipare anche al super-G di venerdì e alla discesa libera di sabato. Perché per lui i punti sono «vitali» in questo momento.

Nell'ultima gara del 2023, ossia il super-G di Bormio, il veterano Christof Innerhofer ha urtato una porta ad alta velocità ed è caduto, rimanendo poi a terra.

L'altoatesino è stato portato all'ospedale in elicottero e qualche ora dopo ha potuto tirare un sospiro di sollievo: il sospetto di un grave infortunio al ginocchio non è stato confermato, posticipando così la fine della sua carriera. Ma Innerhofer non ne è uscito comunque indenne.

Nonostante ciò, l'italiano è ora presente a Wengen, due settimane dopo la brutta avventura sulle nevi della Valtellina. E a blue News ha rivelato in quali condizioni ha affrontato la prima discesa sul Lauberhorn.

«Due legamenti strappati alla spalla, un pezzo di cartilagine mancante, una crepa nella cavità in cui si trova la spalla e 25 punti di sutura al polpaccio», ha raccontato, aggiungendo: «È davvero pazzesco. Si sa che sono matto. Ho così tanta passione per lo sport, che vorrei avere di nuovo vent'anni per poter sciare ancora per altri venti».

Non è sempre una questione di vittoria

Perché a 39 anni la fine della carriera si avvicina inesorabilmente. «Il mio tempo sta scadendo», ha detto il vincitore di sei gare di Coppa del Mondo. «Non si tratta sempre solo di vincere, di essere ancora migliore, bravo. Per me è importante poter fare ciò che amo. Cioè allenarmi, sciare e fare sport. Ecco perché sono qui e non volevo mancare».

Le tradizionali gare nell'Oberland bernese sono molto importanti per il sudtirolese. «È la gara più bella. È la pista migliore, la più lunga e più veloce, con le sezioni classiche più imponenti e con il panorama più bello alla partenza. Anche i fan si fanno sempre sentire. È semplicemente fantastico», ha proseguito l'atleta azzurro.

 «L'anno scorso qualcuno mi ha detto: "Grazie per tutti i bei momenti...", sono piccoli gesti che mi danno la motivazione per continuare a lottare».

«I punti di Coppa del Mondo sono essenziali per la sopravvivenza»

A Wengen il quasi 40enne si è piazzato fra i primi 20 nella prima discesa di giovedì. Nel super-G di venerdì è andato meno bene, ma sarà al via anche sabato per l'importantissima discesa.

«I punti di Coppa del Mondo sono essenziali per la mia sopravvivenza. Devo cercare di rimanere tra i primi 30, così potrò tornare anche l'anno prossimo. Ed è questo il motivo per cui sono ancora più felice di aver conquistato questi punti», ha concluso speranzoso.