Stress da Mondiali Odermatt: «2 ore per prendere il pettorale. Per alcuni è un'idiozia»

Redazione blue Sport

22.2.2023

Marco Odermatt
Marco Odermatt
IMAGO/NTB

Dopo i Mondiali arriva l'ultimo sprint di Coppa del Mondo. Nella lotta per le coppe di cristallo, Marco Odermatt è al centro dell'attenzione. Il doppio campione del mondo ha la possibilità di mettere le mani sulla generale di Coppa del Mondo e su altri due, forse tre, trofei di specialità.

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Lo stato d'animo di Marco Odermatt dopo i due ori conquistati ai Mondiali di Courchevel-Meribel, era dei migliori. Ma se dopo l'oro in discesa il nidvaldese ha festeggiato a lungo, venerdì, dopo la seconda vittoria il campione è andato in albergo molto prima.

Dopo una giornata faticosa con due lunghe discese di slalom gigante alle spalle, «fisicamente molto più impegnative di una gara di super G», anche le energie dell'atleta erano completamente esaurite.

«Molti pensano che sembri facile. Dopo tutto, vinco sempre. Ma ci vuole molto per mostrare queste prestazioni in ogni gara. Solo poche persone capiscono - dice Odermatt - quanta energia ci vuole».

Marco Odermatt, festeggiato in casa Svizzera dopo la conquista della seconda medaglia d'oro.
Marco Odermatt, festeggiato in casa Svizzera dopo la conquista della seconda medaglia d'oro.
KEYSTONE

Il neo doppio campione del mondo deve anche sistemare molte cose e «rispondere a centinaia di messaggi»: attività che richiedono tempo. Il venticinquenne deve portare a termine queste cose «per poter spuntare un capitolo e passare al successivo».

Copia e incolla

Per riuscire, non scrive a tutti personalmente, ma invia un breve messaggio "copia-incolla". «Questa volta si trattava di una foto della medaglia con alcune faccine. In questo modo ho dimostrato che avevo preso nota del messaggio».

Inoltre, sabato mattina, Odermatt deve anche partecipare a tre appuntamenti con i media e fare le foto prima di tornare a casa, in macchina, il più velocemente possibile. Ogni ora che può trascorrere nell'intimità del suo appartamento è importante, in quanto gli consente di recuperare le forze per la volata finale di Coppa del Mondo.

«Disfare le valigie, lavare e asciugare i vestiti, poi preparare di nuovo le valigie»

Tuttavia, anche il mini-break a casa è strettamente programmato prima della partenza per gli Stati Uniti, di lunedì. «Disfare le valigie, lavare e asciugare i vestiti, poi preparare di nuovo i bagagli. In mezzo, un po' di terapia per il ginocchio e per la rigenerazione», spiega Odermatt in poche parole.

Lui - e molti altri sciatori di punta come Aleksander Kilde, Alexis Pinturault e Marco Schwarz - non hanno molto tempo. Mentre le donne continuano con le gare di velocità nella vicina Crans-Montana, il calendario della Coppa del Mondo maschile è particolarmente incessante. Per il prossimo fine settimana sono già in programma delle gare in California.

Negli Stati Uniti sarà «tutto più tranquillo»

Il 25enne non vede l'ora di partire per gli Stati Uniti dopo il clamore dei Campionati del Mondo, «perché lì sarà tutto più tranquillo. I giorni dei Mondiali sono stati estenuanti. Sono stato in giro per due ore e mezza solo per sorteggiare i numeri di partenza, e questo il giorno prima della gara. Alcuni direbbero che è un'idiozia. Sono esattamente le ore che mi mancano nel tempo libero o per rigenerarmi».

Lo slalom gigante di sabato, a Palisades Tahoe, segna l'inizio dell'ultimo terzo di questa stagione di Coppa del Mondo. Mancano undici gare alla fine della stagione, quattro delle quali sono slalom giganti. Vi saranno anche tre discese, due delle quali ad Aspen, la settimana successiva. Infine, per Marco ci sono anche due super G.

Cosa serve a Marco Odermatt per vincere il grande globo di cristallo per la seconda volta consecutiva?

Il vantaggio di 313 punti su Kilde è confortevole, tanto più che lo svizzero ottiene spesso il massimo dei punti negli slalom giganti. Se Odermatt difenderà questo vantaggio fino alla finale di Coppa del Mondo in Andorra, dove dal 15 al 19 marzo si svolgerà un'ultima gara in ciascuna delle quattro discipline, allora mettere le mani sulla coppa di generale sarà cosa fatta.

Rimanere affamato nonostante i tanti successi non è «difficile» per il neo campione del mondo di discesa e di gigante. «Vincere la generale di Coppa del Mondo significa molto per me. Ma può darsi che in primavera o in estate si arrivi al punto in cui si comincia a pensare a possibili altri obiettivi».

Oltre al grande globo di cristallo, Odermatt ne ha anche altri più piccoli nel mirino. Mentre le prospettive di vincere la coppa di gigante (70 punti di vantaggio su Henrik Kristoffersen) sono eccellenti, come anche quella del super G  (148 punti di vantaggio su Kilde), in discesa libera, con un distacco di oltre 200 punti, difficilmente potrà superare il dominatore e suo grande rivale Kilde.