Marco Odermatt vince il titolo mondiale nel super-G. Il nidvaldese supera la concorrenza di un secondo e più. Gli altri atleti svizzeri hanno mancato la gara.
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- Marco Odermatt ha conquistato l'oro nel super-G dei Mondiali di Saalbach, distanziando di oltre un secondo gli avversari.
- Sul podio sono saliti anche Raphael Haaser e Adrian Sejersted, mentre Vincent Kriechmayr ha chiuso quarto.
- Gli altri svizzeri hanno deluso: Rogentin è arrivato nono, von Allmen fuori dalla top 10 e Monney non ha terminato la gara.
Marco Odermatt ha aggiunto un’altra prestigiosa vittoria al suo già ricco palmarès. Già campione mondiale in discesa e slalom gigante, il nidvaldese ha rischiato nel super-G dei Mondiali di Saalbach, ma è stato ricompensato con una medaglia d’oro, distanziando di oltre un secondo i suoi avversari.
Sul podio sono saliti anche l'austriaco Raphael Haaser e il norvegese Adrian Sejersted, mentre Vincent Kriechmayr ha chiuso quarto.
Male gli altri elvetici
Gli altri atleti svizzeri invece hanno deluso le aspettative. Stefan Rogentin si è classificato nono, a circa mezzo secondo dal podio, Franjo von Allmen ha terminato fuori dalla top 10 (+2”05) e Alexis Monney non è riuscito a completare la gara.
Odermatt: «Può sembrare un po' arrogante, ma...»
«È stata una di quelle corse perfette che mi sono capitate alcune volte in carriera, ma non spesso», così ha commentato il successo di giornata ai microfoni della «SRF» Odermatt.
«Può sembrare un po' arrogante, ma ho tagliato il traguardo e sapevo che non si poteva fare di meglio. Le sensazioni erano ottimali, il piano ha funzionato alla perfezione. È stata una gara incredibile», ha spiegato l'atleta nidvaldese.
«Per me il grande obiettivo era quello di diventare ancora una volta campione del mondo. Sono il favorito in tre gare. Volevo tornare a casa con una medaglia d'oro, in quale disciplina non aveva importanza. Ma ora che ho vinto una medaglia d'oro iridata in tutte e tre le discipline (in discesa e slalom gigante aveva conquistato l'oro due anni fa, ndr.) è decisamente molto bello», ha infine concluso un sorridente e soddisfatto Odermatt.