La sua Roma è incappata in una bruttissima sconfitta. Un poker che non lascia spazio a scusanti di nessun genere, nemmeno sui direttori di gara. Il portoghese una piccola annotazione sull'arbitro se la permette comunque.
L'Udinese schianta la Roma e impartisce a Mou una delle più severe lezioni da quando è tornato in Italia, con un poker che resterà negli annali: i friulani eccellono in tutto, pressing, disposizione in campo e cattiveria agonistica. I giallorossi sembrano la brutta copia dell'autorevole capolista fino all'inizio di questo turno.
«L'Udinese è una squadra di gente molto fisica ed esperta, che sa gestirsi bene. Noi siamo stati efficaci all'inizio, abbiamo avuto subito un'opportunità con Dybala che per me, al di là del risultato, è stato il migliore in campo. Poi però non siamo stati niente, e loro ogni volta che arrivavano in contropiede era un pericolo o un gol», ha raccontato lo Special One ai microfoni del dopo-partita.
«C'era un possibile rigore che l'arbitro non ha dato, ma quando si perde 4-0 non si parla degli arbitri, è una mia legge».
Dopo aver sottolineato che alcuni gol presi sono stati frutto di «grandi errori individuali che poi diventano collettivi», 'Mou' dice che «preferisco perdere una volta 4-0 che quattro partite per 1-0, così sono tre punti e non dodici... Certo, è dura per noi e per i tifosi ma domani c'è allenamento, giovedì un'altra partita e andiamo avanti. Abbiamo 10 punti, siamo lì con tante altre squadre».
Poi torna su Maresca (arbitro dell'incontro): «Quando perdi 4-0 non parli dell'arbitro – dice Mourinho -, però quando abbiamo saputo che c'era lui abbiamo pensato che era il profilo perfetto per l'Udinese che giocava in casa, c'era un feeling. Il primo giallo che ha dato è stato da artista».
SDA